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Passiamo dalla percezione ai fatti. Si sanzionino Asl inadempienti sui piani anticorruzione

di Grazia Labate

06 APR - L’evento di oggi è stato un ulteriore  occhio spalancato sulla realtà corruttiva e degli sprechi in sanità, per tutti coloro che lavorano nel settore della sanità, in cui la posta in gioco è alta e le risorse preziose.
Certo il dott. Cantone ci invita sempre alla prudenza sulle stime e le cifre, ma non ha potuto fare a meno di affermare che: “La sanità è un terreno di scorribande da parte di delinquenti di ogni tipo, è un mondo su cui ci sono i maggiori Interessi economici anche in tempi di crisi".
 
La corruzione affama preziose risorse a disposizione del sistema sanitario, in silenzio riduce l'efficacia dei servizi e delle attività sanitarie, paralizza la fiducia civica nelle istituzioni sanitarie. 
In effetti, la corruzione corrode gli sforzi per combattere la malattia e migliorare lo stato di salute della popolazione, e rende vulnerabile il  paziente consumatore.
 
La maggior parte delle persone non riesce a capire che cosa si sta facendo per loro o a valutare se l'assistenza che hanno ricevuto è stata giustificata e di qualità.
In mezzo a tale "asimmetria informativa", sia la "tensione" del sistema, che la "domanda" offrono opportunità lucrative di abuso e di guadagno illecito.
 
La corruzione è un problema mondiale, diffusa nei paesi ad alto e basso reddito. La natura e l'impatto delle pratiche di corruzione nel settore della sanità sono altrettanto diffuse.  furto di forniture mediche; corruzione nella fornitura di servizi medici; frode e appropriazione indebita di farmaci, dispositivi medici;  relazioni di marketing improprie; procedure regolamentari deboli; procedure di appalto opache e impropriamente progettate; deviazione delle forniture nel sistema di distribuzione per i guadagni privati. Le relazioni, le responsabilità e meccanismi di pagamento variano da sistema a sistema, paese a paese, e non esiste una soluzione "one-size-fits-all".
 
Quindi, quali sono gli effetti delle strategie anti-corruzione? Quali attori devono essere coinvolti nel processo? Quali condizioni hanno più probabilità di raggiungere successi, e come possiamo incoraggiare e sostenere i risultati positivi?
Un tema di primo piano sono i dati e la tecnologia nella promozione della trasparenza, la responsabilità e la collaborazione dei cittadini. Anche se non è affatto una panacea o la sostituzione di un cambiamento strutturale, le tecnologie e le reti sociali online possono giocare un ruolo importante nella lotta contro la corruzione - e di sorveglianza - offrendo in tempo reale user-generated feedback .
 
In questo modo non solo si può  garantire che la società civile e i cittadini abbiano accesso alle informazioni critiche, ma anche responsabilizzarli nei confronti della governance e dei fornitori di servizi sanitari.
 
La lotta contro la corruzione è essenziale per raggiungere migliori risultati di salute a livello nazionale. L’indagine va bene, ma passiamo dalle percezioni a chiamare alla responsabilità tutte le Asl e le Ao che non hanno dato corso ai piani previsti dalla legge anticorruzione, 190/2012, perché non è possibile che di 230 aziende sanitarie, il 40% si sono limitate a un adempimento formale dell’obbligo di legge, non inserendo all’interno del Piano, né l’analisi dei rischi di corruzione, né le misure di prevenzione, mentre il 33% ha svolto un’analisi parziale e solo 1 struttura sanitaria su 4 ha risposto in pieno al dettato normativo.
Incominciamo ad applicare il principio di responsabilità ed un sistema di premi e punizioni, decurtiamo il premio di risultato a tutti quei dirigenti che non hanno ancora applicato la legge.
 
Il silenzio uccide, e  la corruzione, è un virus mortale tanto quanto l’inazione.
 
Grazia Labate
Ricercatore in economia sanitaria


06 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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