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Gelli (Pd): "Fenomeno in crescita, si rispetti il piano anti corruzione e si alzi il livello di guardia"


06 APR - "La sanità è da sempre uno dei settori oggetto del malaffare e anche di gruppi affaristici legati alla criminalità organizzata. La lotta alla corruzione ed agli sprechi è ormai un tema prioritario anche per la Commissione Europea. Nel rapporto a cura di Ecorys & Ehfcn sulla corruzione e gli sprechi nella Sanità in Ue sono stati analizzati i fenomeni nel settore sanitario che si verificano in tutti gli Stati Membri della UE. In Italia il costo della corruzione ammonta a circa 5,6 miliardi di euro, una cifra pari al 5% della spesa sanitaria pubblica del nostro Paese". Così Federico Gelli, responsabile sanità Pd in occasione della prima giornata nazionale anticorruzione in sanità.

"La corruzione in sanità è qualcosa di gravissimo, è un attacco diretto alla vita delle persone. Il modo migliore per combatterla è la trasparenza dei dati e la pubblicità dei processi decisionali. Vogliamo un grande cambiamento culturale. Purtroppo, ad oggi, il 18% delle Asl non ha ancora adottato né pubblicato il Piano di prevenzione della Corruzione. Inoltre, l’applicazione delle misure di rotazione si registra soltanto nel 45% delle Aziende sanitarie locali. E’ necessario che tutte le Asl e presidi sanitari adottino senza ulteriori deroghe il piano anti corruzione firmato nei mesi scorsi dal ministro Lorenzin e dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. Serve aumentare il livello di guardia per invertire una tendenza preoccupante per un settore che riguarda tutti noi.
 
Inoltre voglio ricordare che il Governo ha in questi mesi varato delle norme per contrastare al meglio ogni fenomeno criminale. Mi riferisco alla riforma del Titolo V della Costituzione con l’eliminazione della legislazione concorrente e amplia le competenze statali. Questo nuovo criterio permette al governo di aiutare le Regioni in difficoltà, rispettando però l’autonomia di programmazione e organizzazione dei servizi di quelle amministrazioni che dimostrano di saper lavorare e gestire bene le proprie risorse. E ancora l’approvazione dei decreti delegati attuativi della Legge Madia di riforma della Pubblica Amministrazione, grazie ai quali potranno essere nominati ai vertici delle Asl, delle Ao e degli Enti del Ssn, solo soggetti che figurano all’interno di un Albo nazionale al quale si accede previa selezione pubblica. Infine - conclude Gelli - sempre in tema di Pubblica amministrazione, ricordiamo che ha preso il via da tempo il processo di centralizzazione degli acquisti grazie al quale viene superato il concetto di costo standard, arrivando ad avere livelli di spesa uniformi in tutta Italia.”

06 aprile 2016
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