Osservatorio Permanente Giovani e Alcool: "Importante ragionare sulla valenza del bere moderato"
16 APR - “La tendenza dei dati italiani – afferma il
Enrico Tempesta, Presidente dell’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool - mostra una consolidata riduzione dei consumi. Benché consumi precoci siano in assoluto controindicati rispetto a una norma prudente di salute, è chiaro che le bevande alcoliche nella nostra cultura hanno una valenza diversa da quella di altri contesti, soprattutto nord-europei e statunitensi. In questo senso l’esperienza familiare di iniziazione ha un riferimento culturale alla bevanda e alla ritualità del bere nell’ambito del pasto e della festa. Ciò - continua Tempesta - dovrebbe far ragionare sulla valenza del bere moderato, che è la risultante di una complessa vicenda culturale millenaria in cui il ‘bere bene’ è parte di una ricerca fisiologica di benessere individuale e collettivo”.
Tempesta sottolinea, inoltre, che “non è abbastanza noto come ricerche serie ed autorevoli come ESPAD (European school project on alcohol and other drugs), da tempo indichino come i giovanissimi italiani (al di sotto dei 13 anni) siano in Europa coloro che hanno le percentuali più basse di ubriachezza. Da ciò si deduce – conclude Tempesta - che non sono solo e soprattutto soglie di proibizione severe a mantenere bassi gli abusi quanto comportamenti responsabili, adulti che diano esempi efficaci, e ragazzi esposti ad una comunicazione corretta e leale”.
16 aprile 2015
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