Mandelli (Fi): "Puntare sulla costruzione di reti e investire sulla prevenzione"
20 GIU - Il dibattito a Palazzo Marini ‘Dalla prevenzione alla terapia: un approccio integrato per combattere il fenomeno dell’alcoldipendenza’ ha registrato anche interventi da parte di rappresentati politici, che hanno fatto il punto sulle possibili forme di intervento.
“E’ in atto un’emergenza che riguarda gravemente i giovani – ha ricordato
Andrea Mandelli, senatore di Forza Italia – I nostri ragazzi sono infatti inseriti in dinamiche della società caratterizzate da modelli sbagliati. A ciò si aggiungano l’insoddisfazione e la frustrazione derivanti dalla difficoltà ad accedere al mondo del lavoro: emerge una generazione nettamente più fragile di quelle precedenti che, quindi, è più facilmente preda delle dipendenze. E’ per questo che dobbiamo puntare sulla costruzione di reti sul territorio che coinvolgano tutti gli operatori e che sappiano costruire il contatto diretto con la gente. E, poiché ci troviamo a operare con risorse carenti, l’ideale è puntare sulla prevenzione che garantisce enormi risparmi. Ma, purtroppo, su quest’aspetto, l’Italia è tra le cenerentole d’Europa”.
“Stiamo parlando di un problema enorme che genera effetti devastanti sul singolo e sulla collettività – ha sottolineato
Renato Balduzzi, deputato di Scelta Civica – In quanto coinvolge i comportamenti in strada, la convivenza in famiglia e i rapporti di lavoro. Allo stato attuale la dimensione nazionale non è sufficiente per affrontare adeguatamente il tema. C’è invece bisogno di nuovi interventi normativi che siano calibrati su un ragionamento a livello europeo. E’ poi necessario tener presente il tema nodale delle dipendenza multiple, cui si aggiunge il nefasto intreccio tra vecchie e nuove dipendenza. La nuova realtà impone, quindi, un allargamento del campo della visuale in grado di valorizzare l’ottica comunitaria”.
I servizi sono ancora “troppo calibrati sulle droghe e il tema delle dipendenza viene spesso affrontato in maniera unidirezionale – ha osservato
Federico Gelli, deputato del Partito democratico – Serve quindi una cabina di regia unica, che sappia lavorare a 360 gradi, coinvolgendo tutti gli operatori e le Regioni. L’obiettivo deve essere quello di costruire un nuovo modello organizzativo, in quanto non basta l’attuale configurazione esclusivamente verticistica. Le risorse finanziarie a disposizione sono poi del tutto insufficienti e vanno rimpolpate, tenendo conto dei nuovi fenomeni”.
20 giugno 2014
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