Lorenzin: "Responsabilità tempi di attesa è delle Regioni". Cgil: "Non è vero è dei tagli"
19 MAR - "Sulle liste di attesa la partita è in mano alle Regioni. Le best practice ci sono, sono quelle emiliane, ci sono le linee guida del ministero, di Agenas, c'è la legge, che va fatta applicare. Questo è un tema, io non mi stancherà mai di dirlo, tutto di programmazione sanitaria e di organizzazione delle singole regioni". Così il ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, a commento dei dati della ricerca sui tempi delle liste d'attesa realizzata da Cgil Funzione Pubblica e C.R.E.A.
"Il ministero oltre aver fatto, nei nuovi criteri per l'avocazione dei direttori generali, il criterio del non esaurimento delle liste di attesa, più di questo è difficile che possiamo fare”, ha concluso.
Una risposta che non è piaciuta alla Cgil. “La responsabilità della crisi del Servizio sanitario nazionale è data dal taglio di risorse operata dal suo governo e dalla incapacità del Ministero della Salute di garantire una programmazione ordinata sul territorio”, ha infatti replicato il sindacato
“Forse da ministro - prosegue il sindacato -, Lorenzin è stata più attenta agli interessi delle lobby del privato che ai bisogni dei cittadini e dei lavoratori. Non l’abbiamo mai vista impegnata nella partita dei rinnovi dei contratti, anzi quando è intervenuta lo ha fatto per dividere il comparto. Se il sistema sanitario è in sofferenza la ministra non se ne può lavare le mani”, conclude la Fp Cgil.
19 marzo 2018
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