Catania. Al via i lavoro per la riqualificazione dell’ex ospedale Santa Marta
La Giunta ha autorizzato la demolizione selettiva e controllata dell'edificio degli anni 50-60. Musumeci: “Abbattiamo un edificio che non trasferisce alcuna suggestione, per conferire invece il giusto decoro a un gioiello dell'architettura settecentesca del Vaccarini. Per la prima volta in Sicilia si dà vita a un processo di ripristino alla bellezza e, dove ve ne saranno le condizioni, replicheremo la misura”. Il palazzo settecentesco restaurato ospiterà la sede della Soprintendenza.
30 LUG - “Un'operazione, finora unica in Sicilia, per restituire bellezza". Questo lo spirito che anima la riqualificazione dell'area del vecchio ospedale Santa Marta di Catania che oggi pomeriggio è stata al centro di un sopralluogo condotto dal presidente della Regione Siciliana,
Nello Musumeci, accompagnato dal capo dell'Ufficio etneo del Genio civile,
Natale Zuccarello. Dopo l'atto della giunta che ha autorizzato la demolizione selettiva e controllata dell'edificio degli anni 50-60, che sorge tra via Gesualdo Clementi e via Bambino, è già scattato il conto alla rovescia per l'avvio del cantiere.
"Il governo della Regione, d'intesa con l'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele San Marco - spiega in una nota il governatore - ha deciso di abbattere un edificio che non trasferisce alcuna suggestione, per conferire invece il giusto decoro a un gioiello dell'architettura settecentesca del Vaccarini. Di fatto, consegniamo nuovamente alla Catania barocca una propria omogeneità urbanistica e architettonica. Per la prima volta in Sicilia si dà vita a un processo di ripristino alla bellezza e, dove ve ne saranno le condizioni, replicheremo la misura”.
I lavori di demolizione del fabbricato del secolo scorso saranno coordinati dal Genio civile di Catania e potranno essere ultimati entro la fine dell'anno. Successivamente si procederà al restauro del palazzo settecentesco, che ospiterà la sede della Soprintendenza, e alla realizzazione di una piazza antistante in cui verrà inglobato anche il giardino esistente. La spesa prevista è di due milioni e 330 mila euro.
30 luglio 2020
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