Policlinico di Messina, avanti tutta con il rilancio
Varate al Policlinico "G. Martino" una Stroke Unit per i pazienti con Ictus; la T.I.P.O. (Terapia Intensiva Post Operatoria); il nuovo Hospice di Oncologia ed il nuovo reparto di Ematologia. Le quattro nuove realtà sono state illustrare oggi attraverso un tour inaugurativo, guidato dal rettore di Messina, Salvatore Cuzzocrea.
21 LUG - Al Policlinico di Messina “G. Martino” varate: una Stroke Unit per i pazienti con Ictus; la T.I.P.O. (Terapia Intensiva Post Operatoria); il nuovo Hospice di Oncologia ed il nuovo reparto di Ematologia. Si tratta di quattro obiettivi messi puntualmente a segno grazie alla sinergia tra l’Ateneo messinese e la dirigenza aziendale ed i cui lavori, già in cantiere da tempo, non si sono mai arrestati nonostante l’azienda messinese sia stata impegnata in prima linea nell’emergenza Coronavirus in quanto struttura di riferimento per Messina e Provincia. Le quattro nuove realtà sono state illustrare alla Stampa attraverso un tour inaugurativo, guidato dal rettore di Messina,
Salvatore Cuzzocrea.
La Stroke Unit, collocata al padiglione E, è dotata di 8 posti letto. Il nuovo ambiente, caratterizzato da soffitto e pareti serigrafate, per renderlo più confortevole e accogliente - in linea con il principio di umanizzazione delle cure, marcatamente perseguito nella mission dell’azienda messinese - vede i posti di degenza collegati ad una centrale di monitoraggio, secondo gli standard strutturali e tecnologici più avanzati, al fine di consentire la verifica costante dei parametri vitali dei pazienti.
“La nuova struttura introduce cambiamenti organizzativi e logistici volti a migliorare l’assistenza ai pazienti - spiega
Rossella Musolino, direttore della Stroke Unit - sebbene da un punto di vista funzionale già da tempo abbiamo realizzato una reale integrazione ospedale e territorio, garantendo massimi standard di funzionamento alla rete tempo- dipendente di pertinenza. Il nostro è stato riconosciuto come un modello vincente”.
Ad attestarlo i registri nazionali esiti del 2017 secondo cui la Stroke Unit del Policlinico universitario si posiziona ai vertici per numero di trattamenti eseguiti per ictus ischemico acuto. Attualmente è l’unico centro HUB con servizio di trattamento di disostruzione meccanica endovascolare attivo H24 nel territorio siciliano, grazie alla presenza della U.O.C. di Neuroradiologia, che garantisce lo studio diagnostico e gli interventi endovascolari in sala angiografica dei pazienti. L’importo dei lavori per la Stroke Unit si attesta ad oltre 108 mila euro. Mentre la nuova T.I.P.O., terapia intensiva post operatoria, strutturata con locali prefabbricati, su un’estensione di circa 150 metri quadrati, è realizzata al Padiglione F, vede 5 posti letto, per un totale costi complessivi di circa 250 mila euro.
“Si tratta di un risultato che i chirurghi chiedono a gran voce da più di vent’anni - commenta il rettore Salvatore Cuzzocrea - che oggi ci permette di offrire una struttura adeguata a quei pazienti che uscendo dalla sala operatoria necessitano di una semintensiva. Questo come le altre realtà che inauguriamo sono il frutto della sinergia tra i vertici ospedalieri e l’università”.
Mentre al padiglione H, vedono la luce il nuovo reparto di Ematologia, ristrutturato - con circa 101 mila euro - e dove sono stati realizzati il nuovo Day Hospital, ambulatori specializzati per patologia (leucemie, mieloma, linfomi), un locale dedicato alle procedure (biopsie, aspirati midollari e rachicentesi) ed una sala riunioni destinata ad attività di aggiornamento e percorsi di formazione. Sempre al padiglione H, con circa 185 mila euro, diventa realtà l’Hospice di Oncologia medica, dotato di 7 posti letto. Preceduto, nei giorni scorsi, dal varo del DAI (Dipartimento Attività Integrata) Oncologico, che vede una struttura trasversale, ovvero mette insieme tutte le Unità operative che si occupano dell’intero processo che interessa il paziente oncologico, dalla diagnosi sino all’eventuale radioterapia. Il rettore ha sottolineato: “Si tratta di una scelta di responsabilità e coraggio che candida UniMe quale riferimento e punto centrale di Oncologia per la nostra Regione e non solo”.
Non manca neppure lo sguardo al futuro: Cuzzocrea rammenta le tante idee in corso di realizzazione e coi giornalisti si sofferma anche sul “polo delle pandemie”, al padiglione C: “Lo definiamo piccolo Spallanzani; già ci sono 15 posti letto per il Covid e siamo pronti ad arrivare a 30 per evitare di trovarci impreparati nell’ipotesi che a ottobre - e speriamo di no - dovesse esserci una recrudescenza del virus”.
Infine, ricorda la triplice funzione “didattica, di ricerca e assistenziale” dell’ospedale universitario. Il Direttore Sanitario,
Antonino Levita rileva: “Oggi portiamo a compimento molte attività messe in cantiere negli anni, nonostante le difficoltà poste dalla pandemia. Le nuove realtà sono caratterizzate da alti standard tecnologici che miglioreranno sempre di più l’assistenza ai nostri pazienti”.
Erano presenti anche
Elvira Amata, direttore amministrativo del “G. Martino”; Mons.
Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina, il direttore del DAI di Chirurgia,
Eugenio Cucinotta e
Giuseppe Altavilla direttore DAI di Oncologia, che ha concluso: “L’Hospice oncologico rappresenta la realizzazione di un progetto che mette al centro il paziente, che ha diritto al massimo comfort laddove non è più possibile guarirlo. Questa è una casa dove il malato oncologico può finire la sua vita con dignità e non essere più solo. Il DAI, invece, offre la possibilità di poter dare un percorso assistenziale complesso sotto un’egida unica nel rispetto delle autonomie delle varie unità operative coinvolte”.
Maria Grazia Elfio
21 luglio 2020
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