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Stabilizzazione medici 118, pronto il decreto della Regione. Ma a Sigm e Aim non piace

Il decreto, non ancora pubblicato, mirerebbe a stabilizzare i medici sostituti in possesso dell’attestato di idoneità all’esercizio dell’Emergenza Sanitaria Territoriale, nelle more dell’acquisizione dell’attestato di formazione triennale in medicina generale. A questo scopo la Regione intenderebbe ammettere corsisti in sovrannumero al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. Per Sigm e Aim una soluzione che rischia di essere illegittima e di creare disparità tra i medici.

07 DIC - Sarebbe di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il Decreto dell’Assessorato Regionale alla Salute che mira ad una stabilizzazione dei medici sostituti dell’emergenza 118, dunque in possesso dell’attestato di idoneità all’esercizio dell’Emergenza Sanitaria Territoriale, laureati ed abilitati dopo il 1994 e non in possesso di diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale. Ma essendo l’Emergenza Sanitaria Territoriale un settore della Medicina Generale, i medici precari dovranno acquisire anche il Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale.

A questo scopo la Regione Siciliana starebbe pensando, già a partire dal 2019, di ammettere in sovrannumero al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale e senza il riconoscimento della borsa di studio.

Una soluzione che, se venisse confermata, rivelerebbe molti punti deboli secondo l’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) e l’Associazione Italiana Medici (Aim), che evidenziano, anzitutto, come “altre Regioni (Emilia Romagna e Piemonte) hanno superato in maniera più lineare tale criticità, consentendo ai medici sostituti già in possesso del diploma per l’Emergenza-Urgenza Territoriale di poter accedere agli incarichi a tempo indeterminato e, quindi, di essere stabilizzati.

Pur volevo percorrere altre strade, Sigme Aim, l’art.3 della Legge del 29 Dicembre 2000, n. 401, permetterebbe l’ammissione in sovrannumero al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale solo ai medici che si erano iscritti al corso di Medicina entro la fine del 1991, “ovvero quando in Italia la formazione specifica di medicina generale non era ancora requisito obbligatorio per l’esercizio dell’attività di medico di medicina generale”.

Ed ancora, “una volta conseguito il diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale, i medici che beneficerebbero degli effetti del Decreto assessoriale potranno fare domanda di inserimento anche nelle altre graduatorie della Medicina Generale, ovverossia per l’Assistenza Primaria e la Continuità Assistenziale”, con un punteggio superiore in quanto determinato non solo dal titolo acquisito ma anche dall’attività di sostituzione svolta precedentemente. Inoltre, osservano Sigm e Aim, “potranno concorrere all’assegnazione della quota di riserva (che in Sicilia è del 60%), riservata ai medici in possesso del titolo”, con uno “scavalcamento dei medici già inseriti in graduatoria in quanto laureati prima del 1994, ma non in possesso del Corso di formazione specifica in medicina generale e che, dunque, non possono avere accesso alla quota di riserva dei posti”.

Per Sigm e Aim, inoltre, il Decreto dell’Assessorato Regionale alla Salute avrebbe potuto prevedere, “per par condicio”, l’accesso dei diplomati in medicina generale ai corsi di formazione per il conseguimento dell’idoneità all’esercizio dell’Emergenza Sanitaria Territoriale in sovrannumero, senza partecipare alle relative procedure di selezione e senza dover versare una quota di iscrizione.

Per tutte queste ragioni Sigm e Aim chiedono “l’immediato congelamento” del Decreto e un confronto con l’Assessorato Regionale per la Salute per valutare la migliore soluzione al problema del precariato del personale del 118.

07 dicembre 2018
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