Rete ospedaliera. M5S vota contro: “Figlia del precedente governo, non riduce gli sprechi”
I 5 Stelle accusano il governo regionale di avere deciso di “andare avanti a prescindere dalle richieste di modifica della struttura della rete, assolutamente insostenibile sotto il profilo economico”. Per i deputati quella proposta da Musumeci e Razza è solo una “operazione di maquillage” che “non convince e non riduce sprechi e costi”. E così “da Gucciardi a Razza il risultato non cambia e lo sconfitto è sempre lo stesso: il popolo siciliano”.
31 LUG - “Una rete ospedaliera figlia del precedente governo, che non convince e non riduce gli sprechi che continueranno ad essere il punto debole della sanità siciliana”. Il Movimento 5 stelle boccia senza termini la bozza della rete ospedaliera approdata oggi all’Ars “mutuata - dicono in una nota i componenti 5 stelle della sesta commissione di palazzo dei Normanni - su quella del governo precedente, osteggiato solo a parole dall’attuale governatore e che oggi, in linea di continuità con il precedente esecutivo, ha finito semplicemente per portare a compimento il disegno dell’ex governo Renzi di archiviare definitivamente il diritto alla cura e alla salute dei siciliani”.
“Oggi – proseguono Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Antonio De Luca e Salvatore Siragusa - il governo ha deciso di andare avanti a prescindere dalle richieste di modifica della struttura della rete, assolutamente insostenibile sotto il profilo economico. L’operazione di maquillage compiuta dal governo, attraverso la quale ha semplicemente convertito le unita ospedaliere complesse in eccesso, così come stabilite dal DM 70, in unità semplici e unità semplici dipartimentali non ci convince e non riduce sprechi e costi che continueranno ad essere il vero tallone d’Achille del sistema”.
“Quale sia l’idea di questo governo sulla sanità – concludono i deputati 5 stelle - non ci è chiaro e non è chiaro nemmeno al governo stesso. Si è passati dalla rete Gucciardi che accontentava tutti, alla rete Razza che invece si muove a macchia di leopardo. Insomma da Gucciardi a Razza il risultato non cambia e lo sconfitto è sempre lo stesso: il popolo siciliano”.
31 luglio 2018
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