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Rete ospedaliere. Le proposte dell’Anaao Assomed

Nel documento abbiamo espresso il nostro dissenso su questa nuova rete ospedalocentrica che non ha preso in considerazione il territorio; di conseguenza, abbiamo fatto presente, come gli ospedali non potranno sopportare il carico di lavoro che ne consegue senza i necessari operatori sanitari. IL DOCUMENTO

30 LUG - L'Anaao Assomed Sicilia ha avanzato una serie di proposte per una nuova assistenza sanitaria puntando anche sulla rete ospedaliera pensata per adeguarsi al Decreto ministeriale 70 (Decreto Balduzzi).
 
La proposta Anaao è stata al centro dell’incontro chiesto dall’Associazione e accordato dal Presidente della VI Commissione On.le La Rocca Ruvolo, cui hanno partecipato per l’Associazione il segretario regionale Antonino Palermo e i Dott. Massimo Geraci, Francesco Matisi e Ester Reggio.
 
Nel documento abbiamo espresso il nostro dissenso su questa nuova rete ospedalocentrica che non ha preso in considerazione il territorio; di conseguenza, abbiamo fatto presente, come gli ospedali non potranno sopportare il carico di lavoro che ne consegue senza i necessari operatori sanitari.
 
Secondo l’Anaao Assomed Regione Sicilia il DM 70 si può pure introdurre nella nostra sanità a patto che venga rispettata una giusta organizzazione del lavoro, tenuto conto che circa il 60% delle risorse economiche del sistema è destinata al territorio.
 
Siamo d’accordo circa la creazione di 4 bacini a condizione che il cittadino abbia in ciascun territorio la possibilità di potere usufruire di tutte le specialità.
 
Per l’Anaao Assomed al centro di tutto il sistema c’è il “paziente utente” che deve ricevere le stesse cure in qualsiasi parte della Sicilia.
La violenza sugli operatori sanitari deve essere affrontata come una priorità dalla politica, così come deve essere una priorità trovare una soluzione che permetta l’ingresso di giovani medici nel SSR considerato che nei prossimi anni assisteremo ad una “gobba pensionistica” che vedrà svuotare gli ospedali dall’elevato numero di medici che andranno in pensione.
 
Siamo d’accordo sulla creazione di Ospedali ad intensità di cure. Ci preoccupa, invece, che la creazione di Unità Semplici a scapito di Unità Complesse possa portare ad una diminuzione del personale sanitario in una regione che ha visto ridurre drasticamente il numero dei posti letto.
 
È un dato certo (Rapporto SDO 2016 elaborato nel 2017) che il tasso di ospedalizzazione nel 2016 della Regione Sicilia è stato di 121 posti letto per mille abitanti mentre il tasso ottimale secondo la il DM 70 è di 160 posti letto per mille abitanti.
Abbiamo un numero di dipendenti inferiore alla media nazionale: 9,7 unità di personale per 1000 residenti verso una media di 11,8 unità per 1000 a livello nazionale, e questa carenza spiega anche il problema delle liste di attesa particolarmente lunghe.

L’ospedalità privata, che non interviene nelle urgenze, assorbe circa il 23/28 % dei posti letto, togliendo risorse economiche agli ospedali pubblici che hanno di conseguenza un numero inferiore di posti letto e questo potrebbe spiegare, a nostro avviso, il ricorso esagerato ai Pronto Soccorso con le conseguenti file e disagi del cittadino che sfocia, ormai troppo spesso, in episodi di violenza.

L’Anaao Assomed sostiene che un vero cambiamento non può prescindere da un efficace investimento, solo così la sanità regionale si vedrà proiettata verso traguardi fino ad oggi impensabili.

Basta con i tagli lineari che sono stati la causa del disastro della politica sanitaria fino ad oggi perpetrato.

Antonino Palermo
Segretario Regionale
Anaao Assomed Sicilia

 

30 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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