Sicilia. Al via la nuova sala ibrida. Sarà un riferimento per tutto il Mezzogiorno
Nella nuova struttura sarà possibile effettuare procedure mini-invasive e interventi ibridi cardiochirurgici sia sulle coronarie che sulle valvole cardiache, di chirurgia vascolare endoprotesica a carico dell'aorta e dei grossi vasi, interventi angioradiologici complessi nei pazienti con cardiopatie congenite, interventi di trattamento delle aritmie mediante studio elettrofisiologico ed “ablazione”.
19 APR - Una struttura operatoria innovativa per interventi cardiovascolari. E’ la nuova sala ibrida inaugurata oggi all’Irccs Ismett (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) di Palermo alla presenza del Presidente della Regione, Rosario Crocetta e dell’Assessore alla Salute della Regione Siciliana, Baldo Gucciardi. Si tratta dell’unica sala ibrida a sud di Roma, destinata a diventare un punto di riferimento per i pazienti del mezzogiorno.
La sala ibrida è stata realizzata grazie ai finanziamenti del
Programma Operativo FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e rientra all’interno del progetto che prevede la creazione dell’Istituto Cuore e che ha visto l’accorpamento delle cardiochirurgie di Ismett ed Arnas Civico. E’una struttura che ha tutte le caratteristiche di una sala operatoria tecnologicamente all’avanguardia ma che è dotata anche di attrezzature e tecnologie avanzate di imaging radiologico.
Nelle sale ibride, operano team multidisciplinari che includono l’emodinamista, il radiologo, il cardiochirurgo, l’anestesista, oltre a numerosi infermieri, perfusionisti e tecnici. Ciascuna di queste persone occupa nella sala un posto fisico ben preciso e deve interagire efficacemente con gli altri. A questo scopo, la formazione del personale è un aspetto di fondamentale importanza. Nella sala ibrida è possibile effettuare procedure complesse in pazienti ad alto rischio per l’intervento chirurgico tradizionale, utilizzando tecniche “ibride” cioè in parte chirurgiche e in parte percutanee in modo da ridurre l’esposizione al trauma operatorio dei pazienti fisicamente più fragili e che presentano malattie associate. Inoltre, avendo anche i requisiti di una sala operatoria, è possibile
commutare una procedura interventistica in intervento chirurgico tradizionale, in caso di complicanza o di difficoltà a procedere.
“E’ un orgoglio -
sottolinea il Presidente Crocetta – avere inaugurato oggi la prima sala ibrida del Mezzogiorno, un orgoglio per tutta la Sicilia. Ismett si conferma un centro d’eccellenza in sanità. Prima mandavamo i pazienti che necessitavano di un trapianto o di terapie di alta specialità all’estero, ora abbiamo un centro che attira pazienti. L’implementazione della tecnologia, come quella a cui assistiamo oggi, contribuisce a far crescere l’efficienza e a far si che sia possibile realizzare interventi sempre più sicuri e controllati”.
La struttura è dotata di tutte le macchine necessarie a guidare gli operatori durante la procedura (angiografo digitale, ecografo tridimensionale, sistema digitale per la visualizzazione delle immagini provenienti da diversi sistemi di rilevazione o le immagini registrate in esami precedenti), di apparecchiature che permettono il monitoraggio di più parametri e di tutti quei presidi come la circolazione extracorporea (macchina cuore-polmone), il respiratore automatico, i sistemi di assistenza ventricolare necessari per fronteggiare qualsiasi emergenza. “Oggi ho la soddisfazione di inaugurare un autentico gioiello della sanità siciliana –
sostiene l’assessore Gucciardi - La sala ibrida realizzata da Ismett rappresenta un vero punto di riferimento nella innovazione sanitaria che ci consentirà di offrire ai pazienti di tutto il mezzogiorno tecnologie d’avanguardia uniche nel centro sud del Paese. Un grazie ad Ismett per questo ulteriore traguardo che consegna al nostro servizio sanitario un risultato che garantirà un offerta sanitaria unica di straordinaria qualità”.
Gli ambiti clinici di applicazione delle nuove tecnologie della sala ibrida comprendono
quello cardiovascolare, quello angioradiologico e quello neurochirurgico, con possibilità di ulteriore sviluppo per tutte le discipline che potranno beneficiare di supporti tecnologici ad alta efficienza ed elevata qualità delle immagini. In particolare sarà possibile effettuare nella nuova sala ibrida procedure mini-invasive e interventi ibridi cardiochirurgici sia sulle coronarie che sulle valvole cardiache, interventi di chirurgia vascolare endoprotesica a carico dell'aorta e dei grossi vasi, interventi angioradiologici complessi nei pazienti con cardiopatie congenite, interventi di trattamento delle aritmie mediante studio elettrofisiologico ed “ablazione”.
“Promuovere l’innovazione nella sanità è da sempre la nostra missione – spiega
Angelo Luca, Direttore di Ismett - e oggi con l’inaugurazione della nuova sala ibrida, tecnologicamente una delle più avanzate in Italia e primo passo verso il nuovo centro cuore che stiamo realizzando, si conferma la vocazione dell’Istituto a essere un centro di riferimento nel sud del paese per le cure avanzate. La qualità di un sistema sanitario si misura anche dalla sua capacità di curare i pazienti in strutture tecnologicamente avanzate. Vincere questa sfida significa permettere a professionisti altamente qualificati di operare con strumenti e attrezzature all’avanguardia, per offrire le migliori cure ai nostri pazienti”.
Ismett è il primo ospedale del Mezzogiorno ad aver ricevuto l'accreditamento da parte della Joint Commission International (JCI), fra i più avanzati sistemi di accreditamento per valutare qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. Tutti i servizi diagnostici e terapeutici (radiologia, anatomia patologica, dialisi, emodinamica e laboratorio) e le attività formative dell’istituto hanno ottenuto l’accreditamento ISO 9001:2008. Ismett ha ottenuto il riconoscimento del Livello 6 (su 7) da parte della Healthcare Information and Management Systems Society (HIMMS), società indipendente che valuta l’uso della tecnologia nella gestione e nel trattamento delle informazioni negli Ospedali, con particolare riferimento alla cartella clinica elettronica.
19 aprile 2016
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