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Rapine in farmacia. A Palermo e provincia nuove tecnologie di videoallarme antirapina

Questo il frutto del protocollo siglato tra Prefettura e Federfarma nazionale rinnovato lo scorso 16 febbraio. Le nuove tecnologie, attivabili dal personale durante la rapina, consentono alle forze dell’ordine di conoscere l’esatta situazione all’interno del locale e di intervenire prontamente nelle condizioni più idonee a garantire la sicurezza degli operatori di farmacia e dei pazienti presenti. 

14 APR - Dopo il rafforzamento della repressione da parte delle forze dell’ordine, che nel primo trimestre di quest’anno ha portato ad una riduzione del fenomeno dell’11% a fronte dell’escalation del 2015 con 32 casi, arriva l’ulteriore risposta dello Stato alla recrudescenza di rapine, spesso violente, di cui sono vittime le farmacie di Palermo e provincia e che, nel novembre del 2013, è costata la vita a Giuseppina Iacona della farmacia di Blufi.
 
Oggi il prefetto Antonella De Miro - presenti il questore Guido Longo, il comandante provinciale dei Carabinieri col. Giuseppe De Riggi e il comandante provinciale della Guardia di finanza gen. Giancarlo Trotta – ha firmato con il presidente di Federfarma Palermo-Utifarma, Roberto Tobia, un protocollo d’intesa che, sotto l’egida dello specifico accordo fra il ministero dell’Interno e Federfarma nazionale rinnovato lo scorso 16 febbraio, regola l’installazione nelle 329 farmacie del territorio di moderni sistemi di videoallarme antirapina collegati in tempo reale con le centrali operative della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri.

Le nuove tecnologie, attivabili dal personale durante la rapina, consentono alle forze dell’ordine di conoscere l’esatta situazione all’interno del locale e di intervenire prontamente nelle condizioni più idonee a garantire la sicurezza degli operatori di farmacia e dei pazienti presenti. Il sistema funziona tramite la geolocalizzazione satellitare anche all’esterno in caso di assalto durante il trasporto di valori in banca.
 
“Questo protocollo – ha spiegato il prefetto Antonella De Miro – offre alle farmacie un collegamento diretto con le sale operative delle forze dell’ordine, ma non solo: è una preziosa opportunità di tutela, grazie al duplice effetto deterrente del pronto intervento e della documentazione filmata a supporto dell’individuazione dei responsabili del reato”.

“Ringrazio il prefetto De Miro – ha dichiarato Roberto Tobia – per avere sbloccato, pochissimo tempo dopo il suo insediamento, una firma che attendevamo da oltre due anni, consentendo di rendere operative tutte le condizioni dell’accordo nazionale; il ministro Angelino Alfano per il suo costante interessamento a questo problema; e i vertici delle forze dell’ordine che, mostrando grande attenzione e sensibilità, accanto all’impegno quotidiano di prevenzione e di repressione hanno assicurato piena collaborazione tecnico-professionale per il raggiungimento dell’obiettivo comune: la ‘sicurezza partecipata’ che coinvolge i farmacisti, i loro dipendenti e collaboratori e tutti i cittadini che adesso speriamo possano entrare più serenamente in farmacia lasciandosi alle spalle le scene alle quali purtroppo si sono dovuti abituare a causa di una criminalità che ha individuato nelle farmacie il bancomat preferito”.

Adesso Federfarma Palermo, di concerto con la prefettura e le forze dell’ordine, individuerà la ditta installatrice, curerà la capillare e rapida diffusione delle nuove tecnologie in tutte le farmacie aderenti ed effettuerà il monitoraggio dei sistemi e della loro efficacia in termini di risultati. Il protocollo sarà in vigore per tre anni.  

14 aprile 2016
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