Lampedusa. I pediatri in aiuto ai bimbi immigrati
Il progetto è della Federazione di categoria CIPe-SISPe-SINSPe e durerà tre mesi. “Attraverso donazioni private e la disponibilità della Regione Calabria, possiamo mettere a disposizione della comunità di Lampedusa personale altamente specializzato”, spiega il presidente della Federazione Giuseppe Gullotta. Ma serve un "sostegno concreto" da parte delle altre istituzioni pediatriche per "prolungare questa importante missione umanitaria”.
07 APR - Un medico pediatra affiancherà nei prossimi tre mesi gli specialisti dell’Asp di Palermo nel Poliambulatorio di Lampedusa e, periodicamente, sarà disponibile sull'isola anche una équipe pediatrica mista, cioè composte – oltre che dal pediatra – da un infermiere e da pediatri di branche ultraspecialistiche (chirurgia pediatrica, cardiologia pediatrica, ematologia pediatrica, ecc ). Sono questi i punti principali del progetto umanitario “
Pediatri in movimento” promosso dalla
Federazione CIPe-SISPe-SINSPe in collaborazione con la Regione Calabria, le strutture ospedaliere calabresi e la Fondazione Pediatria e Famiglia, già impegnata dal 19 al 30 marzo scorso in attività di supporto alla Guardia Costiera Italiana nell’Isola greca di Samos.
“La nostra Federazione – spiega il presidente della Federazione
Giuseppe Gullotta in una nota - è per la ‘Pediatria del fare’ e dove occorrono in emergenza Pediatri noi li metteremo sempre a disposizione degli ‘ultimi fra gli ultimi’. L’emergenza immigrati non è un aspetto che riguarda una sola Regione, ma coinvolge l’intero sistema sanitario; siamo convinti che solo attraverso l’impegno di tutti i Pediatri, si possano dare risposte realmente solidali ed efficienti ai bisogni di salute dei bambini”. Per questo il presidente della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe lancia "un appello a tutte le istituzioni Pediatriche, alla SIP e alle altre organizzazioni sindacali di permetterci con un sostegno concreto, di continuare a lungo questa importante missione umanitaria che darà sicuramente grandi risultati umani e sanitari alla popolazione dei piccoli migranti, spesso dimenticati”.
Se è vero che “attraverso donazioni private ed attraverso la disponibilità di Istituzioni come la Regione Calabria, possiamo mettere a disposizione della comunità di Lampedusa personale altamente specializzato in grado di dare risposte di salute ai migranti e ai bisogni di salute dei bambini dell’Isola”, Gullotta ribadisce, infatti, come la situzione richieda uno sforzo maggiore. Intanto, per questi tre mesi, l’operazione umanitaria sarà "interamente finanziata con fondi privati e nessun costo graverà sull’Asp di Palermo, alla quale verranno anche donate attrezzature sanitarie di base in uso attualmente al personale pediatrico già presente e pienamente operativo a Lampedusa".
Il progetto umanitario “Pediatri in movimento”, in questa prima fase, è stato organizzato con la Federazione nazionale dei pediatri ed il personale delle strutture ospedaliere pubbliche “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, coadiuvate dal Primario di Pediatria
Giuseppe Raiola e “a breve , molto probabilmente”, anche della Struttura Ospedaliera Fatebenefratelli di Milano, coadiuvata dal Primario di Pediatria Dott.
Luca Bernardo, prevede la presenza fissa a Lampedusa di almeno un Pediatra.
07 aprile 2016
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