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Sicilia. Infermieri: “Nuovi atti aziendali legittimano nostro demansionamento”. La protesta del Nursind 

Il coordinatore regionale Nursind Sicilia, Osvaldo Barba, ribadisce all’assessore Gucciardi la contrarietà degli infermieri al provvedimento, in tutte le sue diverse stesure finora presentate. “Sono foriere di cattivi presagi tanto per il futuro del personale quanto per qualità assistenziale”.

02 OTT - “Quella che vuolsi proporre all’esterno come rivoluzione epocale della sanità siciliana, si traduce per il personale infermieristico, in particolar modo, come la legalizzazione dei processi di demansionamento e deprofessionalizzazione che nel tempo si sono sempre avuti e che grazie a questo passo falso del Governo regionale siciliano, adesso diventano legge”. E’ questo un passaggio della lettera contro il decreto per la rideterminazione del personale sanitario della Regione Sicilia che oggi il coordinatore regionale del Nursind, Osvaldo Barba, consegnerà all’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi.

“Il coordinamento regionale delle segreterie territoriali dell’organizzazione sindacale in epigrafe – ricorda Barba a Guicciardi - ha più volte rispedito al mittente ogni bozza di rideterminazione del personale sanitario siciliano, poiché le stesse sono sempre state, nelle diverse stesure, foriere di cattivi presagi tanto per il futuro del personale indistinto tutto appartenente alla sanità siciliana quanto soprattutto per i risvolti assolutamente negativi che un calcolo puramente matematico avrebbe sulla qualità assistenziale”.

Secondo il Nursind Sicilia, “il documento programmatico diffuso dalla Regione Sicilia, in merito agli atti aziendali e conseguenti piante organiche” è “un’offesa alla dignità sanitaria del personale siciliano già in essere con contratto a tempo determinato e una mortificazione della speranza di tutti coloro che, in attesa di chissà quale chimera lavorative, ancorano le loro certezze in dei concorsi che, a ragion veduta, non potranno essere banditi in molte ASP dell’Isola”.

Barba ribadisce, dunque, il no del Nursind. “Saremo pure una goccia del mare – scrive nella lettera indirizzata a Guicciardi - ma è chiaro Assessore, che non avrete, né ora né dopo, la fiducia di questa organizzazione sindacale su un’operazione di ‘svendita della sanità siciliana’. Almeno a queste condizioni”.

02 ottobre 2015
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