Sicilia. Punti nascita. De Filippo alla Camera: “Chiusure previste entro fine anno. Deroghe solo per problemi oggettivi di viabilità”
Ministero della Salute e Regione hanno condiviso la chiusura dei Punti nascita di Mussomeli (Cl), Bronte (Ct), Lipari (Me), Mistretta (Me), Petralia Sottana (Pa), S. Stefano di Quisquina (Ag), Licata (Ag). Per altri Punti nascita è stata concessa una deroga per problemi di viabilità che rendono difficili i collegamenti con il territorio e che potrebbero comportare inadeguatezza dell'assistenza sanitaria.
24 LUG - Il sottosegretario alla Salute,
Vito De Filippo, è intervenuto ieri in commissione Affari Sociali alla Camera per rispondere ad un'interrogazione di
Giovanni Burtone (Pd), riguardante la chiusura entro la fine del 2015 di alcuni punti nascita della regione Sicilia. De Filippo ha spiegato che Ministero della Salute e Regione hanno condiviso la chiusura dei Punti nascita di “Mussomeli (Cl), Bronte (Ct), Lipari (Me), Mistretta (Me), peraltro già chiuso, Petralia Sottana (Pa), S. Stefano di Quisquina (Ag), Licata (Ag)”. Le chiusura sono state programmate entro il 31-12-2015. Per altri Punti nascita è stata, invece, concessa una deroga dovuta agli “oggettivi ed insuperabili disagi di viabilità che rendono difficili i collegamenti con il territorio e che potrebbero comportare inadeguatezza dell'assistenza sanitaria”.
Questa la risposta integrale di De Filippo: “Con riguardo alla questione in esame, in via preliminare, fornisco le informazioni acquisite dalla regione Sicilia, che nella giornata di ieri ha comunicato quanto segue.
«In data 13/3/2015 l'Assessorato ha rappresentato al Ministero della Salute, in riscontro alla nota dello stesso Ministero del 2/3/2015, ed in particolare al punto 2.b che indica: “Laddove si intendano mantenere in funzione, a causa di particolari condizioni orografiche, punti nascita con numero di parti inferiore a 500 per anno, deve essere formulata una proposta da sottoporre alla verifica e al preventivo parere del Ministero della Salute da attuarsi entro il 30/4/2015” – quanto segue:
con provvedimento n. 46 del 14/1/15 recante “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera territoriale della Regione Siciliana”, si è proceduto – tra l'altro – alla riorganizzazione di tutti i punti nascita della Sicilia secondo le direttive impartite da codesto Ministero della Salute, con particolare riferimento alla qualificazione degli stessi sulla base dei requisiti minimi e del necessario contenimento della spesa;
con l'adozione del Piano di ottimizzazione dell'assistenza sanitaria nelle piccole isole ed in località disagiate, già in possesso di codesto Ministero, sono state rappresentate le peculiari esigenze sanitarie vitali delle popolazioni ivi residenti che, per le immutabili condizioni orografiche ad alta difficoltà di accesso, necessitano della presenza – in deroga – di punti nascita.
In ragione di quanto sopra, è stata chiesta la deroga alla chiusura dei punti nascita di seguito riportati, la cui assistenza sanitaria viene allo stato attuale garantita dalle rispettive strutture sanitarie sia di parte pubblica che privata accreditata:
pp.oo. di Mussomeli (CL), Bronte (CT), Nicosia (EN), Lipari e Mistretta (ME), Corleone e Petralia (PA) e Pantelleria (TP);
Casa di cura di Santo Stefano di Quisquina (AG)».
Seconda richiesta di proroga Punti nascita:
in data 23/4/2015, l'Assessorato ha comunicato, al medesimo Ministero, quanto rappresentato rispettivamente dal Comitato dei sindaci del comprensorio di Cefalù (Cefalù, Pollina, Castelbuono, Isnello, Collesano, San Mauro Castelverde, Campofelice di Roccella, Lascari e Gratteri) e dal Direttore Generale dell'ASP di Agrigento, relativamente alle problematiche connesse alla disattivazione dei punti nascita dei PP.OO. di Cefalù e Licata, così come prevista dalla relativa rete regionale.
Al riguardo, è stato rappresentato, che si stava concedendo una proroga temporale, sul termine di dismissione degli stessi, a causa degli oggettivi – allo stato attuale – insuperabili disagi di viabilità che rendono difficili i collegamenti con il territorio e che potrebbero comportare inadeguatezza dell'assistenza sanitaria.
Da parte sua, il Ministero della Salute, in data 21/5/2015, ha segnalato alla regione siciliana che erano state impartite prescrizioni, alla luce dell'ispezione seguita al decesso di una neonata verificatosi nella provincia di Catania il 12 febbraio 2015 e di altri eventi avversi che hanno riguardato il percorso materno infantile e, che hanno rivelato diverse criticità più volte evidenziate, tra l'altro, nel contesto delle verifiche del Comitato LEA. Le suddette prescrizioni hanno riguardato la riorganizzazione dei Punti nascita, con particolare riferimento a quelli con volumi di attività inferiori a 500 parti/anno, per i quali la regione siciliana ha presentato, entro i tempi previsti (30 aprile 2015), richiesta di deroga, da sottoporre al vaglio preventivo del Ministero della salute. Tuttavia, le interlocuzioni avvenute tra Ministero e Assessorato hanno, comunque, portato alla definizione ed alla condivisione della chiusura dei Punti nascita di Mussomeli (CL), Bronte (CT), Lipari (ME), Mistretta (ME), peraltro già chiuso, Petralia Sottana (PA), S. Stefano di Quisquina (AG), Licata (AG).
Per tali Punti nascita, la regione ha dichiarato che sono state attivate (dal 30/06/2015) le procedure finalizzate alla loro chiusura e che le stesse si concluderanno entro il 31/12/2015.
Sulla base delle indicazioni fornite non si ravvisa in questo momento la necessità di modifiche su quanto concordato congiuntamente tra il Ministero l'Assessorato per la Salute della Regione.
Sarà comunque cura del Ministero mettere in atto ogni azione di monitoraggio e verifica di quanto indicato per assicurare che l'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza sia conforme a quanto previsto dall'articolo 32 della Costituzione, con ulteriori accertamenti che si potranno fare insieme alla regione confermando il metodo della collaborazione da parte del Ministero”.
Burtone, in fase di replica, si è dichiarato parzialmente soddisfatto delle risposta che, a suo avviso, apre un varco per una possibile proroga della deroga, invitando ad una ripresa del dialogo con la regione Sicilia e a tenere conto dei sopravvenuti problemi di carattere logistico. Nel riconoscere la validità dell'indicazione dell'Oms circa la necessità di un numero minimo di parti nei centri nascita, il deputato Pd ha osservato che alcune strutture, come ad esempio quelle di Bronte e Mussomeli, non sono state poste in grado di raggiungere tale obiettivo in ragione delle carenze delle risorse loro assegnate. In conclusione, Burtone ha richiamato il tema, oggetto di una precedente interrogazione, dell'esigenza di potenziare in Sicilia le unità di terapia intensiva neonatale per poter affrontare le emergenze.
24 luglio 2015
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