Neonata morta. Anaao: “I colpevoli non sono i medici, ma la cattiva organizzazione della sanità siciliana”
Il sindacato censura l’atteggiamento della classe politica che non riesce a far decollare il riordino della sanità regionale. Prima si colpiscono i medici e poi ci si “accorge” dell’assenza di Utin nelle strutture private. Lo Sten è stato attivato a Messina e Palermo, ma non nel bacino di Catania, Ragusa, Siracusa.
14 FEB - “È imprescindibile, prima di ogni commento, rispettare il dolore dei familiari per la perdita della piccola paziente così come è necessario attendere il risultato delle inchieste in corso”.
L’Anaao Assomed Regione Sicilia contesta il comportamento irresponsabile delle figure istituzionali che in un affrettato clima di irrazionale scarica-barile hanno, immediatamente, individuato in chi è in prima linea e da solo di fronte alla gestione delle emergenze il colpevole da incriminare: il medico!
“La clinica privata di Catania piuttosto che qualunque Pronto soccorso della Sicilia – sottolinea il sindacato in una nota – sono luoghi ove si misurano da un lato la professionalità dei medici, che certamente non sono responsabili della saturazione dei p.l. nelle Utin di Catania, e dall’altro le carenze del Sistema (chiamalo anche Sanità Privata, chiamalo anche territorio).
Le vere domande che ci poniamo ora sono: come mai a Messina e Palermo è stato attivato il Servizio di trasporto emergenze neonatali (Sten) - previsto dal decreto per la rete regionale delle Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) e l’organizzazione dello Sten datato 18 gennaio 2006 - mentre nel bacino Catania, Ragusa, Siracusa ad oggi non è stato ancora attivato?
L’Assessore, secondo quanto disposto dal decreto del 2012, ha verificato con periodicità semestrale gli adempimenti richiesti ai Direttori Generali sui punti nascita? Ha verificato che tutte le Utin/Punti nascita fossero dotate dei protocolli operativi per il trasporto dei neonati in urgenza? Oggi ciascuno deve assumersi le responsabilità, a tutti i livelli”.
Il Presidente della Regione, continua il sindacato, prima colpisce i medici poi si “accorge” dell’assenza di Utin nelle Strutture private, lancia strali su queste, e invita il Ministro a intervenire sulla normativa.Il Presidente della VI Commissione dell’Ars chiede una severa analisi delle case di cura convenzionate per dare un “segnale immediato”. Il Presidente dell’Aiop, chiede di ridisegnare la rete Utin, ma l’unica risposta che riceve dall’amministrazione regionale è che tale rete è “già satura”.
L’Anaao Assomed censura l’atteggiamento di una classe politica che a tutt’oggi non riesce a far decollare il riordino della Sanità Siciliana ma, anzi, ne sta determinando il definitivo crollo.
14 febbraio 2015
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