Aggressioni operatori sanitari. Federsanità Anci Sicilia invita Regione, Ospedali, Comuni ed Istituzioni a costituirsi parte civile
Il presidente di Federsanità Sicilia, Giovanni Iacono: "Persone che pretendono che i Medici prescrivano ciò che vogliono loro e camminano con armi e tirapugni sono solo dei delinquenti che con premeditazione si recano nelle strutture sanitarie per fare violenza e quindi è necessario, urgente e indifferibile adottare misure per bloccare questa criminalità crescente".
23 FEB - La Confederazione Federsanità Anci Sicilia esprime solidarietà e vicinanza ai Medici che sono stati, vigliaccamente e violentemente, aggrediti all’Ospedale ‘Vincenzo Cervello’ di Palermo e all’Azienda Policlinico ‘Paolo Giaccone’ e a tutti i Medici ed Operatori Sanitari che ogni giorno svolgono il loro servizio al Paese e devono anche subire la violenza, la rabbia, la follia di soggetti che le Istituzioni, purtroppo, dimostrano di non essere capaci di punire nel modo più severo possibile. La sola lettura della sequenza delle aggressioni ai Medici che sono stati massacrati con tirapugni sulla testa e in tutto il corpo, fa inorridire !
Giovanni Iacono, presidente di Federsanità Sicilia dichiara che "persone che pretendono che i Medici prescrivano ciò che vogliono loro e camminano con armi e tirapugni sono solo dei delinquenti che con premeditazione si recano nelle strutture sanitarie per fare violenza e quindi è necessario, urgente e indifferibile adottare misure per bloccare questa criminalità crescente sia aumentando la presenza delle Forze dell’Ordine nei pronti soccorso e sia aumentando i servizi armati di Vigilanza privata. A Ragusa il Comune di Ragusa con Asp e Ordine dei Medici, sono arrivati al punto di attivare un corso di difesa personale per Medici e personale Medico, iniziativa lodevole. Lo Stato, la Regione Siciliana e le Istituzioni coinvolte si costituiscano, in ogni caso di violenza a danno di Medici ed Operatori Sanitari, parte civile nei processi e al Governo Nazionale e alla Deputazione chiediamo di inasprire, subito, in maniera severa le sanzioni penali a carico dei soggetti che si macchiano di queste violenze".
23 febbraio 2024
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