Covid. Danni polmonari persistono anche dopo guarigione, ma la situazione migliora con il tempo
di Megan Brooks
Al congresso virtuale della European Respiratory Society sono stati presentati i dati del primo follow up prospettico realizzato sui pazienti infetti da Sars-CoV-2. La grande maggioranza di coloro che si sono ammalati di Covid-19 ha riportato compromissioni della funzionalità polmonare a sei e a dodici settimane dopo la dimissione dall’ospedale.
09 SET -
(Reuters Health) – Dal primo follow-up prospettico realizzato sui pazienti infetti da SARS-CoV-2, è emerso che i soggetti con COVID-19 soffrono di danni polmonari potenzialmente a lungo termine, anche se con il tempo la situazione è destinata a migliorare.
“La cattiva notizia è che le persone mostrano compromissione polmonare da COVID-19 settimane dopo la dimissione; la buona notizia è che i problemi tendono a migliorare nel tempo, il che indica che i polmoni hanno un meccanismo di autoriparazione”, osserva la ricercatrice principale dello studio,
Sabina Sahanic della University Clinic of Internal Medicine di Innsbruck.
Al congresso internazionale virtuale della European Respiratory Society, lo studio condotto da Sahanic ha segnalato esiti polmonari in 86 pazienti con COVID-19, valutati 6 e 12 settimane dopo la dimissione.
La loro età media era 61 anni, i due terzi erano di sesso maschile, il 48% era costituito da fumatori o ex fumatori, il 21% ha necessitato di cure in terapia intensiva e il 19% ha avuto bisogno di ventilazione meccanica.
Fra questi pazienti era comune la persistenza di sintomi respiratori; il 47% ha segnalato dispnea a sei settimane e il 39% a 12 settimane; il sintomo della tosse è stato riferito dal 15% dei soggetti ad ogni punto temporale.
Anche la compromissione persistente della funzionalità polmonare era un sintomo comune. Circa un paziente su cinque presentava un volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) inferiore all’80% del normale previsto a sei e 12 settimane.
Una capacità vitale forzata (FVC) inferiore all’80% del normale previsto era presente nel 28% dei pazienti a sei settimane e nel 19% dei soggetti a 12 settimane.
Le TC polmonari mostravano danni polmonari nell’88% dei pazienti a sei settimane dalle dimissioni e nel 56% dei soggetti a 12 settimane. I danni polmonari erano bilaterali nel 75% dei pazienti a sei settimane e nel 45% dei soggetti a 12 settimane.
“Nel complesso, questo studio mostra che i sopravvissuti a COVID-19 trascorrono alcune settimane con compromissione polmonare persistente dopo essersi ripresi. Tuttavia, nel tempo è possibile rilevare un moderato miglioramento. Quindi, dovrebbe essere considerato un follow-up strutturato dei sopravvissuti a COVID-19”, conclude Sahanic.
Fonte: European Respiratory Society Virtual International Congress 2020
Megan Brooks
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
09 settembre 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy