Microbioma. Pubblicato il secondo documento del Cnbbsv
L’“Implementation Action Plan (2020-2025) for the Italian microbiome initiative” redatto dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita punta a sostenere la ricerca e l’innovazione nel campo del microbioma dell’uomo e della filiera agro-alimentare. IL DOCUMENTO
29 LUG - Un’iniziativa nazionale a sostegno della ricerca ed innovazione nel campo del microbioma dell’uomo e della filiera agro-alimentare.
È quanto ha promosso il
Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (Cnbbsv) che ha redatto l’“Implementation Action Plan (2020-2025) for the Italian microbiome initiative”, il secondo documento sui microbiomi, insieme di microorganismi che concorrono a determinare la salute del suolo, dei sedimenti degli animali, delle pianete e, dunque, dell’uomo. Secondo alcuni ricercatori, intervenendo su uno o più di questi microbiomi, si potrebbero infatti garantire filiere agroalimentari più produttive, sostenibili e resilienti, e dunque maggiore salute per l’uomo.
Su questi diversi ambiti serve però nuova ricerca ed innovazione diretta a documentare la relazione fra i diversi microbiomi e fra questi, l’ambiente e l’ospite. La Commissione europea ha investito circa 650 milioni di euro negli ultimi 5 anni e sono state numerose le strategie nazionali dedicate al microbioma avviate da Stati Uniti d’America, Germania, Irlanda, Belgio e Danimarca.
“L’Italia, pur contando competenze eccellenti nel campo del microbioma umano e in parte di quello animale e vegetale, per diverso tempo non è riuscita ad esprimere a pieno le proprie potenzialità, soffrendo per la mancanza di coordinamento fra i diversi gruppi e gli ambiti di ricerca, fra il settore pubblico e quello privato” ha ricordato
Andrea Lenzi presidente del Cnbbsv. Un vuoto che il Cnbbsv ha voluto riempire già dal 2018 con un primo documento di indirizzo,
“The Italian microbiome initiative for improved human health and agri-food production” pubblicato nel 2019.
E ora in stretta collaborazione con i cluster tecnologici nazionali del settore della Salute (Alisei) e dell’Agro-alimentare (Clan) e 12 fra le più grandi aziende nazionali del settore della salute e dell’agro-alimentare, il Cnbbsv ha predisposto un piano per il trasferimento tecnologico di alcune per le conoscenze nazionali disponibili nel settore, redigendo l’
“Implementation action plan (2020-2025) for the Italian microbiome initiative”, presentato alla stampa dopo un’ampia consultazione ed interlocuzione con le principali associazioni industriali del Paese con il Gruppo di Lavoro ad hoc sul Microbioma, coordinato dallo stesso presidente del CNBBSV, Andrea Lenzi, e dal coordinatore del sottogruppo sulla Bioeconomia del CNBBSV,
Fabio Fava.
Il documento redatto dal Cnbbsv – che segue appunto il primo documento di indirizzo – riporta gli ambiti della conoscenza nei quali vi sono le premesse per un rapido trasferimento industriale, insieme alle necessità normative e procedurali, di formazione, anche professionale, e di promozione del settore, piano industriale nazionale diretto a facilitare una efficace implementazione del know-how nazionale sul microbioma nei settori della salute umana, farmaceutico e agroalimentare, per un Paese più in salute, sostenibile e produttivo.
29 luglio 2020
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