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Prescrizione nuovi anticoagulanti orali da parte dei medici di famiglia. Aifa chiarisce: “I piani terapeutici restano in vigore”


L’Agenzia del farmaco dopo la pubblicazione della Nota 97 con cui per 120 giorni ha concesso la possibilità di prescrivere i nuovi anticoagulanti orali anche ai medici di famiglia fornisce una serie di chiarimenti in cui tra l’altro informa che “saranno presto informatizzate le nuove schede di prescrizione”.

26 GIU - Al fine di “favorire una completa e corretta informazione dei pazienti e degli operatori sanitari, l’Agenzia Italiana del Farmaco “ritiene necessarie alcune precisazioni sui piani sanitari” in merito alla nuova Nota 97 con cui per 120 giorni ha concesso la possibilità di prescrivere i nuovi anticoagulanti orali anche ai medici di famiglia
 
“In quest’ottica – scrive Aifa -  il piano terapeutico dello specialista, precedentemente previsto, è sostituito da una scheda di prescrizione e di monitoraggio, attualmente in formato cartaceo”.
 
L’Agenzia ricorda che “la Nota 97 introduce regole specifiche e raccomandazioni per il medico rispetto alla prescrizione e all’uso appropriato di tutti i farmaci anticoagulanti orali, dagli inibitori della vitamina K, fino agli inibitori diretti della trombina o del fattore Xa (cosiddetti NAO/DOAC)”.
 
E in questo senso Aifa ribadisce che “la Nota 97 non abroga l’obbligo di compilazione dei PT informatizzati attualmente disponibili sulla piattaforma AIFA da parte dei medici specialisti autorizzati, ma, in questa fase di emergenza, consente anche al medico di medicina generale e a tutti i medici specialisti del SSN il rinnovo dei piani terapeutici già in uso o la prescrizione di nuovi trattamenti attraverso la compilazione di una scheda cartacea di valutazione, prescrizione e follow-up”.
 
Aifa precisa poi che “seguirà l’informatizzazione di tale scheda al fine di continuare a garantire l’accesso a questa importante categoria di medicinali con una modalità controllata e sicura, un adeguato follow-up dei pazienti e un accesso omogeneo sul territorio nazionale; a quel punto la scheda di valutazione, prescrizione e follow-up potrà diventare l’unica modalità prescrittiva di tali farmaci”.
 
“I piani terapeutici – afferma l’Aifa - sono comunque uno strumento importante di controllo dell’uso appropriato dei medicinali sulla base sia delle migliori evidenze disponibili, che delle disposizioni regolatorie. Ciò è tanto più vero nel caso di medicinali rilevanti sul piano terapeutico, ma anche dal punto di vista economico, laddove un uso inappropriato comporterebbe una sottrazione di risorse e/o un utilizzo complessivamente inefficiente delle risorse pubbliche”.

26 giugno 2020
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