Coronavirus. I casi sono 27.980, di cui 2.749 guariti e 2.158 deceduti. Contagiati 2.339 operatori sanitari. Borrelli: “Ma in trend in ribasso”
Rispetto a ieri i casi in più sono 3.233. Ad oggi il numero di contagiati (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 10.861 i malati in Lombardia, 3.088 in Emilia Romagna, 2.274 in Veneto, 1.405 in Piemonte, 1.185 nelle Marche, 363 in Campania, 575 in Liguria, 841 in Toscana, 472 nel Lazio, 346 in Friuli Venezia Giulia, 203 in Sicilia , 212 in Puglia, 165 in Abruzzo, 367 nella Pa di Trento, 17 in Molise, 159 in Umbria, 235 in provincia di Bolzano, 87 in Calabria, 105 in Sardegna, 103 in Valle d’Aosta e 12 in Basilicata. IL REPORT
16 MAR - I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 27.980 (+3.233 rispetto a ieri), tra cui 2.749 persone guarite (+414 rispetto a ieri) e 2.158 deceduti (+349 rispetto a ieri). Le persone attualmente positive sono quindi 23.073 (+2.470 rispetto a ieri). Complessivamente sono stati effettuati 137.962 tamponi, dei quali circa 100 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Veneto.
Questi i dati principali dell'aggiornamento odierno forniti dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18 dove però ha evidenziato che non sono giunti oggi i dati della Puglia e della Pa di Trento.
Ad oggi il numero di persone tuttora positivi (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 10.861 i malati in Lombardia (+818 rispetto a ieri), 3.088 in Emilia Romagna (+347), 2.274 in Veneto (+285), 1.405 in Piemonte (+375), 1.185 nelle Marche (+98), 363 in Campania (+67), 575 in Liguria (+82), 841 in Toscana (+78), 472 nel Lazio (+76), 346 in Friuli Venezia Giulia (+30), 203 in Sicilia (+24), 212 in Puglia (non ha comunicato i dati), 165 in Abruzzo (+37), 367 nella Pa di Trento (non ha comunicato i dati), 17 in Molise (-2), 159 in Umbria (+20), 235 in provincia di Bolzano (+36), 87 in Calabria (+21), 105 in Sardegna (+30), 103 in Valle d’Aosta (+47) e 12 in Basilicata (+1).
Le vittime sono 1.420 in Lombardia (202 in più di ieri), 346 in Emilia Romagna (+62), 69 in Veneto (+6), 57 nelle Marche (+11), 111 in Piemonte (+30), 50 in Liguria (+17), 19 nel Lazio (+3), 22 in Friuli Venezia Giulia (+8), 4 in Abruzzo (+1), 14 in Toscana (+6), 9 in Campania (+0), 2 in Valle d’Aosta (+1), 6 nella Pa di Trento (non ha comunicato i dati), 6 nella Pa di Bolzano (+1), 2 in Sicilia (+0), 2 in Sardegna (+0), 1 in Calabria, 1 in Molise, 1 in Umbria (+0) e 16 in Puglia (non ha comunicato i dati).
Delle persone attualmente positive (23.073) sono ricoverate con sintomi 11.025 (+1.362), 1.851 (+179) sono in terapia intensiva, mentre 10.197 (+929) si trovano in isolamento domiciliare.
“414 guariti, più di ieri, e 2470 nuovi positivi, meno di ieri, anche se mancano dati Puglia e provincia autonoma di Trento. Ma come vedete anche dai dati della Lombardia il trend è in ribasso, registriamo questo dato”, Ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa.
Commentando il Dl appena emanato dal Governo Borrelli ha commentato che “i fondi stanziati oggi dal decreto sono sufficienti, e qualora dovessimo avere più risorse sono sicuro che saranno rese disponibili dal governo”.
Ovviamente si è parlato delle mascherine. “Il tema ci vede molto impegnati. Registriamo dai Paesi fornitori un ritardo o addirittura dei blocchi delle forniture, decisi dai governi per garantire la propria autosufficienza. Ricevo tantissime richieste di aziende che si propongono per produrre mascherine e nel decreto del governo c'è la possibilità, senza aspettare le procedure lunghe e farraginose. Credo che a breve si possa avviare una produzione nazionale”.
“Questo è il tempo della massima attenzione e rigore per documentare la validità di approcci terapeutici che possono essere promettenti, ma la cui efficacia deve essere comprovata senza lasciarsi andare all'emotività. L'Italia sfortunatamente ha il numero maggiore di soggetti colpiti da Covid -19 ma ha anche la possibilità di rappresentare un punto di riferimento nella comunità scientifica internazionale e un ruolo pioneristico” ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, in conferenza stampa.
Rispetto al numero dei casi Locatelli ha affermato che “quel che stiamo vedendo oggi riflette la situazione di contagio di 12-14 giorni fa, per vedere compiutamente una riduzione di soggetti contagiati e, ciò che più conta, una riduzione marcata sull'impatto clinico dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, c'è bisogno di qualche altro giorno. Crediamo tantissimo nell'efficacia delle misure di contenimento”.
In riferimento alle prospettive invece il numero uno del Css ha rimarcato “che il virus possa di fatto mantenersi anche per qualche mese è possibile, ma nessuno ha dati inconfutabili per dire fino a quando. Altre epidemie negli anni indicano che quanto più efficaci sono le misure di contenimento, più probabile evitare scenari analoghi a quelli che stiamo vivendo”
Locatelli è poi tornato sul tema del contagio da superfici: “L'eventuale contagio attraverso superfici è assolutamente marginale rispetto a quello interumano, che resta la vera modalità di trasmissione”.
Commentando il trend dei casi il cui aumento oggi è stato inferiore a quello registrato ieri: “È un dato che guardiamo con fiduciosa attenzione, lo abbiamo rilevato, lo valorizziamo come un segnale di quanto potrebbero darci tutte le misure prese. Ovviamente va consolidato nel giro dei prossimi 1-2 giorni. L'auspicio è di continuare a vedere questo `decremento dell'incremento´, e allora saremo anche più confidenti di poter dire che abbiamo raggiunto un risultato importante per il Paese”.
Locatelli ha poi ricordato che “c'è uno sforzo da parte del ministero della Salute in tutte le sue articolazioni e insieme con le Regioni per rendere omogenee su tutto il territorio italiano i piani di trattamento per il Covid-19, con percorsi protocollari comuni e strategie di gestione dei pazienti più critici. Mi riferisco a coloro che necessitano di supporto ventilatori”.