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Coronavirus. Iss: “Nei fumatori il rischio di finire in terapia intensiva è più del doppio”

di Roberta Pacifici

Studi recentissimi evidenziano che un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 in Cina presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, e per loro il rischio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica è più che doppio. Questi studi ipotizzano anche che la condizione di fumatore spieghi la differenza di genere nel tasso di letalità riscontata che sarebbe del 4,7% negli uomini contro il 2,8% nelle donne

12 MAR - E’ ormai dimostrato che il fumo di tabacco attivo e passivo nuoce gravemente la salute ed anche che favorisce le infezioni respiratorie.
 
Non ci stupisce quindi che recentissimi studi relativi al Covid-19 abbiano evidenziato un rischio di malattia più severa tra i fumatori. Un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, e per loro il rischio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica è più che doppio. Questi studi ipotizzano anche che la condizione di fumatore spieghi la differenza di genere nel tasso di letalità riscontata che sarebbe del 4,7% negli uomini contro il 2,8% nelle donne. Infatti, la prevalenza di fumatori in Cina è molto elevata e supera il 50% mentre quella delle donne è inferiore al 3%.
 
Cessare di consumare qualsiasi prodotto del tabacco è perciò oggi ancor più importante.
 
In Italia i fumatori sono 11,6 milioni, il 22% della popolazione di età superiore ai 15 anni. Gli uomini che fumano sono oltre 7 milioni e le donne 4,5 milioni. Tra gli studenti di età compresa tra 14 e 17 anni fumano abitualmente 11,1% e occasionalmente il 13,4%.
 
I tentativi di smettere di fumare sono negli ultimi anni in diminuzione ma la ricerca scientifica ha confermato che quando si smette di fumare si ottengono molti benefici sia a breve che a lungo termine. Dopo poche settimane migliorano gli scambi gassosi respiratori della circolazione, migliorano la tosse e i problemi respiratori.
 
Smettere di fumare è possibile In Italia abbiamo i Centri Antifumo, presenti su tutto il territorio nazionale, dove operano specialisti in grado di aiutare i fumatori nel percorso della cessazione dal consumo dei prodotti del tabacco anche attraverso interventi personalizzati. Utilizziamo la necessità di cambiamenti delle abitudini giornaliere, che questa epidemia ci impone, per maturare l’esigenza di abbandonare il consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina. Chiama il Telefono Verde contro il fumo 800 554088, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16 per informazioni e sostegno nel cambiamento.
 
Roberta Pacifici
Direttore Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto superiore di sanità

12 marzo 2020
© Riproduzione riservata

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