Coronavirus. Boom nuovi casi: 1.492 in più in un giorno. Bilancio totale sale a 7.375, di cui 622 guariti e 366 morti. Iss: “Difficile ancora fare delle previsioni”
Il numero di contagiati (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni è il seguente: 3.372 i malati in Lombardia, 1.097 in Emilia Romagna, 623 in Veneto, 355 in Piemonte, 265 nelle Marche, 100 in Campania, 67 in Liguria, 165 in Toscana, 81 nel Lazio, 53 in Friuli Venezia Giulia, 51 in Sicilia, 36 in Puglia, 17 in Abruzzo, 23 nella Pa di Trento, 14 in Molise, 26 in Umbria, 9 in provincia di Bolzano, 9 in Calabria, 11 in Sardegna, 9 in Valle d’Aosta e 4 in Basilicata. IL REPORT
08 MAR - I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 7.375 (+1.492 rispetto a ieri), tra cui 622 persone guarite (+33 rispetto a ieri) e 366 (+133 rispetto a ieri) che sono compresi in una fascia di età tra i 62 anni ai 95 anni con fragilità e diverse patologie. In tutto ad oggi sono stati effettuati 49.937 tamponi, dei quali circa 40 mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. A tutt’oggi quindi le persone contagiate sono 6.387 (+1.326 rispetto a ieri), è quanto annunciato dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18.
Il numero di contagiati (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni è il seguente: 3.372 i malati in Lombardia, 1.097 in Emilia Romagna, 623 in Veneto, 355 in Piemonte, 265 nelle Marche, 100 in Campania, 67 in Liguria, 165 in Toscana, 81 nel Lazio, 53 in Friuli Venezia Giulia, 51 in Sicilia, 36 in Puglia, 17 in Abruzzo, 23 nella Pa di Trento, 14 in Molise, 26 in Umbria, 9 in provincia di Bolzano, 9 in Calabria, 11 in Sardegna, 9 in Valle d’Aosta e 4 in Basilicata.
Le vittime sono 267 in Lombardia (113 in più di ieri), 56 in Emilia Romagna (+8), 18 in Veneto (+5), 7 nelle Marche (+1), 5 in Piemonte (+1), 4 in Liguria (+1), 3 nel Lazio (+2), 1 in Friuli Venezia Giulia e 3 in Puglia (+1).
Le persone attualmente contagiate sono 6.387. I pazienti ricoverati con sintomi sono 3.557, 650 sono in terapia intensiva, mentre 2.180 si trovano in isolamento domiciliare.
“Tredici pazienti sono già stati trasferiti o sono in corso di trasferimento dalla Lombardia alle regioni limitrofe” per alleggerire le terapie intensive. Ha detto il commissario Angelo Borrelli durante la conferenza stampa. Per quanto riguarda l’approvvigionamento di mascherine ha precisato invece che “stiamo firmando una serie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ci metteranno a disposizione 22 milioni di quelle chirurgiche”.
“Non c'è una parte d'Italia completamente immune, ci sono parti d'Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà”, ha dichiarato presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa ribadendo come siano fondamentali le “misure di distanziamento sociale. Non è che se uno si sposta il tema cambia”, ha detto poi rispondendo sull'esodo di ieri sera dal nord Italia.
“In alcune aree del Paese – ha rimarcato - è evidente che c'è una circolazione sostenuta locale che è un elemento critico e va quindi contenuto. Le misure sono state adottate proprio in questa logica. La crescita ridotta nelle vecchie zone rosse, come Vo' o Casalpusterlengo - ha aggiunto - conferma che il sistema di contenimento ha funzionato. In alcune zone della Lombardia e in altre provincie c'è stata invece una crescita di nuovi casi e le nuove misure sono state adottate per questo”.
Il presidente dell’Iss ha detto anche che “i più giovani sono chiamati a proteggere gli anziani. Sono persone fragili già per l'età e per le patologie - ha aggiunto - un'eventuale infezione aggrava questo quadro”.
Sul futuro Brusaferro è ancora molto cauto: “Al momento non mi sento di fare previsioni” su quando si raggiungerà il picco dell'epidemia di coronavirus in Italia e sull'evoluzione della malattia nel nostro Paese.