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Coronavirus. Speranza sferza la Ue: “Serve un più forte e veloce coordinamento”. Intanto Unione stanzia altri 37,5 mln per ricerca


Il Ministro della Salute a Bruxelles il Consiglio straordinario sulla salute a Bruxelles. torna a chiedere maggiore cooperazione tra gli Stati. La commissaria Ue  Kyriakides: “Non è il momento di entrare nel panico, ma prendere decisioni razionali basa sulla scienza”.

06 MAR - “Dobbiamo lavorare insieme e servono misure condivise. Per questo oggi ho rinnovato la mia richiesta di un più forte e veloce coordinamento: non dobbiamo farci la guerra fra Paesi europei con il solo rischio di aumentare il prezzo dei dispositivi” protettivi, come le mascherine. Così il ministro della Salute Roberto Speranza da Bruxelles dopo la riunione straordinaria con gli omologhi dei Paesi dell'Unione europea.
 
“Abbiamo bisogno – ha spiegato -  di lavorare e decidere insieme sulla base delle esigenze che ci sono dove conviene utilizzarle nel più breve tempo possibile”. Speranza ha poi confermato l’arrivo di nuovi fondi per la sanità: “Le risorse ancora non bastano, bisogna investire ancora molto di più” nel sistema sanitario “e il Governo italiano, nel decreto che faremo di qui a pochissimi giorni metterà un ammontare di risorse ancora molto significativo” per rafforzarlo”
  
“È importante che siano tutti preparati a possibili scenari futuri e rafforzare la comunicazione ai cittadini sull'importanza dell'igiene personale”, ha dichiarato Stella Kyriakides, commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, durante il Consiglio straordinario sulla salute a Bruxelles.
 
Dobbiamo pianificare anche le capacità dei nostri ospedali, formare gli ospedali, fare in modo che siano disponibili dispositivi di protezione personale. Dobbiamo garantire che tutti dispongano di questi dispositivi. «Abbiamo avviato degli appalti centralizzati per acquistarli, e ora è necessario che l'appalto sia un successo e che il mercato risponda positivamente. Per le medicine terremo sotto controllo la situazione per futuri aggiornamenti. I nostri sforzi – ha precisato Kyriakides - dovrebbero favorire la ricerca di soluzioni. Non è il momento di entrare nel panico, ma prendere decisioni razionali basa sulla scienza”.
 
“La priorità è la tutela dei cittadini”, che rende necessarie “azioni coraggiose, decisioni e misure che alle volte non sono facili da spiegare”, ma che “funzionano meglio se lavoriamo tutti insieme” perché “la solidarietà europea è nell'interesse di tutti”. Ha  poi affermato la commissaria europea evidenziando come “dobbiamo essere consapevoli che la mancanza di solidarietà nei confronti dei partner europei su qualunque aspetto della crisi attuale porterà una mancanza di solidarietà in futuro”, ha detto, delineando le misure varate dalla Commissione in un'ottica di coordinamento e collaborazione. In particolare, si auspica la condivisione di informazioni, la valutazione delle situazioni particolari di ogni stato, il rafforzamento delle misure sanitarie e di sicurezza, soprattutto fornendo strumenti e apparecchiature a medici e operatori sanitari.
 
“Abbiamo aumentato i fondi destinati alla ricerca – ha precisato - con ulteriori 37,5 milioni di euro, che insieme ai 10 milioni annunciati a gennaio, finanzieranno 17 progetti che coinvolgono 136 team di ricerca in Europa”. 
 
 

06 marzo 2020
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