Coronavirus. Omceo Torino: “Pronti a coinvolgere medici in pensione, ma servono garanzie”
Due, secondo l’Omceo, le condizioni necessarie da stabilire prima nell’ambito della ricognizione di medici in pensione da impiegare per fronteggiare l’emergenza Covid-19. “I colleghi dovranno dotati dei dispositivi di protezione individuale necessari, a garantire la loro incolumità”. Inoltre deve essere “chiaramente definito il loro ruolo all’interno della struttura in cui vengono utilizzati”.
03 MAR - “Accogliamo favorevolmente l’intenzione della Regione Piemonte e dell’Unità di crisi di coinvolgere l’Ordine nella ricognizione di medici da impiegare per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Come Ordine dei Medici vogliamo formulare una proposta più ampia: farci parte attiva presso tutti i colleghi, e non soltanto con coloro che sono in pensione, nell’individuare medici che possano dare la propria disponibilità in caso di necessità. Siamo certi che le adesioni non mancherebbero”. Lo dichiara, in una nota, il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Torino,
Guido Giustetto, in merito all’ipotesi di impiegare medici in pensione nell’affrontare l’emergenza legata al Covid-19.
Per Giustetto “occorre però che sussistano due condizioni: che i colleghi vengano dotati dei dispositivi di protezione individuale necessari, in modo che sia garantita la loro incolumità, e che sia chiaramente definito il loro ruolo all’interno della struttura in cui vengono utilizzati. Ad esempio, abbiamo pensato all’attività di pre-triage effettuata all’ingresso degli ospedali, o alla sostituzione degli eventuali medici malati o in quarantena, oppure all’impiego nei reparti ospedalieri qualora si presenti il rischio che non sia garantita la normale attività”.
“Rimaniamo in attesa di approfondire al più presto con la Regione Piemonte e con l’Unità di crisi le modalità di attuazione di questa proposta”, conclude il Presidente Omceo Torino.
03 marzo 2020
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