Spesa farmaceutica. Nei primi 10 mesi del 2019 tetto sforato di 1,7 mld. Ospedaliera sempre fuori controllo. Territoriale in ribasso
La spesa per acquisti diretti (la vecchia ospedaliera) ha sforato il tetto di 2,4 mld mentre la spesa per la convenzionata è di oltre 700 mln al di sotto della soglia di spesa stabilita per legge e compensa il dato complessivo. In calo la distribuzione diretta così come consumi e ticket anche se aumenta il numero di dosi giornaliere. Solo 4 Regioni rispettano il tetto di spesa. IL REPORT
03 MAR - A livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-ottobre 2019 si è attestata a 15,783 mld di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (14.086 mln di euro) pari a 1.697,1 mln di euro, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN del 16,64%.
È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio dell’Aifa (gennaio-ottobre 2019) appena pubblicato e che vede 4 regioni su 21 (Val d’Aosta, Veneto, Pa Trento e Pa Bolzano) rispettare i tetti di spesa (maglie nere Sardegna, Puglia e Abruzzo). Una spesa quindi sempre fuori controllo con le azioni per risparmiare che latitano e su cui certamente sia il Governo che il nuovo Dg di Aifa Nicola Magrini saranno chiamati a intervenire.
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo gennaio-ottobre 2019 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 8.456,2 mln di euro, evidenziando un decremento rispetto a quello dell’anno precedente (-26,7 milioni di euro).
Per la verifica del tetto della spesa convenzionata, come disposto dalla Legge di stabilità 2017, lo scostamento della spesa farmaceutica convenzionata al netto dei payback vigenti rispetto al tetto del 7,96% (7.550,9 mln di euro), pari a 6.823,6 milioni di euro che incide sul FSN per il 7,19% generando un avanzo di 727,3 milioni di euro.
La spesa farmaceutica per acquisti diretti nei primi 10 mesi del 2019 il valore della spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali ( +8.765,1 mln di euro) lo scostamento assoluto (+2,419 mld di euro) rispetto al tetto del 6,69%, della spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali (6.346,2 mln di euro) e l’incidenza percentuale della spesa rispetto alla spesa programmata (FSR) di ogni singola Regione
Per quanto riguarda la
spesa per gas medicinali, o scostamento assoluto rispetto al tetto dello 0,20% della spesa per acquisti diretti per gas medicinali (+5,4 ml di €).
La spesa farmaceutica per la distribuzione diretta di fascia A nel periodo gennaio-ottobre 2019 si è attestata a 3.708,0 mln di euro evidenziando un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a -116,1 mln di euro (-3,0%).
I consumi, espressi in numero di ricette (478,6 milioni di ricette), mostrano una riduzione (- 0,6%) rispetto al 2018; anche l’incidenza del ticket si riduce (-1,0% ). Parallelamente si osserva un incremento dello +1,0% (+187,5 milioni) delle dosi giornaliere dispensate
Si conferma nello specifico il calo (-4,3%) dei ticket fissi (386,4 mln). Ma dopo molto tempo scende (-1%) anche la spesa per la differenza di prezzo che pagano i cittadini per l’acquisto di farmaci branded (943 mln).
Per i farmaci inseriti nel fondo per i medicinali
innovativi non oncologici la spesa gennaio-ottobre al netto del payback è stata pari a 388,4 milioni di euro mentre per i medicinali inseriti nel fondo per i medicinali
innovativi oncologici, la spesa gennaio-ottobre al netto del payback è stata pari a 438,0 milioni di euro.
03 marzo 2020
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