Coronavirus. Nuovo strappo con le Marche: ordinanza di Ceriscioli per chiudere scuole, ma Governo è pronto a impugnarla
“Un contagio al confine della nostra regione, a Cattolica - ha detto Ceriscioli - ci segnala che sono sempre più urgenti misure di contenimento. Bisogna affiancare alle misure individuali seguite fino ad oggi (lavarsi le mani, non frequentare luoghi affollati, non stare troppo vicini a chi ha tosse e raffreddore, disinfezione dei locali) quelle che evitano l’assembramento delle persone: così si riducono il rischio di contagio”. Ma dal Governo trapela l'intenzione di impugnare al nuova Ordinanza marchigiana. L'ORDINANZA
25 FEB - “Ho appena firmato l’ordinanza che aumenta le misure nei confronti del corona virus. Dalla mezzanotte di oggi fino a quella del 4 marzo scattano i provvedimenti che prevedono la chiusura di ogni scuola di ordine e grado e la sospensione delle manifestazioni di pubblico spettacolo. E’ una scelta importante maturata dopo 24 ore di attesa e il percorso fatto con il Governo nella riunione di questa mattina nella consapevolezza che la situazione si è ulteriormente aggravata”, così il presidente della Regione Marche
Luca Ceriscioli nel corso di una conferenza stampa convocata nel tardo pomeriggio di oggi per annunciare i nuovi provvedimenti.
“Un contagio al confine della nostra regione, a Cattolica - ha detto Ceriscioli - ci segnala che sono sempre più urgenti misure di contenimento. Bisogna affiancare alle misure individuali seguite fino ad oggi (lavarsi le mani, non frequentare luoghi affollati, non stare troppo vicini a chi ha tosse e raffreddore, disinfezione dei locali) quelle che evitano l’assembramento delle persone: così si riducono il rischio di contagio. Si tratta di una settimana ed è una scelta importante e con il contributo di tutti potremo arginare l’ampliarsi del contagio. E’ una scelta che riguarda la nostra salute e chiediamo a tutti di attenersi scrupolosamente alle indicazioni. Facendo ognuno il proprio dovere sarà possibile fare una grande azione collettiva di contenimento della malattia”.
La decisione delle Marche viene nella stessa giornata della
teleconferenza tra le Regioni e il Governo indetta proprio per cercare di trovare una linea comune e dalla quale sembrava emersa una identità di vedute sulla determinazione di prevedere tre livelli di rischio e altrettante modalità di intervento di contenimento. Ora la decisione delle Marche riapre la ferita dei giorni scorsi con provvedimenti diversi e unilaterali delle singole regioni che aveva portato Conte a ventilare una sorta di commissariamento generale dell'emergenza.
Una linea che al momento è nel cassetto ma che comunque non impedirà al Governo, come già fatto trapelare in serata, di impugnare la nuova Ordnanza delle Marche.
25 febbraio 2020
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