Spesa farmaceutica. Da gennaio a settembre tetto sforato di 1,5 mld. Ospedaliera sempre fuori controllo
La spesa per acquisti diretti (la vecchia ospedaliera) ha sforato il tetto di 2,2 mld mentre la spesa per la convenzionata è di ben 668 mln al di sotto della soglia di spesa stabilita per legge e compensa il dato complessivo. In calo la distribuzione diretta così come consumi e compartecipazioni anche se aumenta il numero di dosi giornaliere. Solo 4 Regioni rispettano il tetto di spesa. IL REPORT AIFA
31 GEN - A livello nazionale
la spesa complessiva del periodo gennaio-settembre 2019 si è attestata a 14,2 mld di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (12.678,1 mln di euro) pari a 1.544,9 mln di euro, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN del 16,66%.
È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio dell’Aifa (gennaio-settembre2019) appena pubblicato e che vede 4 regioni su 21 (Val d’Aosta, Veneto, Pa Trento e Pa Bolzano) rispettare i tetti di spesa. Una spesa quindi sempre fuori controllo con le azioni per risparmiare che latitano e su cui certamente sia il Governo che il nuovo board di Aifa saranno chiamati a intervenire.
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo gennaio-settembre 2019 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 5.837,8 mln di euro, evidenziando un decremento rispetto a quello dell’anno precedente (-9,5 milioni di euro).
Per la verifica del
tetto della spesa convenzionata, come disposto dalla Legge di stabilità 2017, lo scostamento della spesa farmaceutica convenzionata al netto dei payback vigenti rispetto al tetto del 7,96% (6.795 mln di euro), pari a 6.127,60 milioni di euro che incide sul FSN per il 7,18% generando un avanzo di 668 milioni di euro.
La spesa farmaceutica per acquisti diretti nei primi 9 mesi del 2019 il valore della spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali (7.912,8 mln di euro) lo scostamento assoluto (2.201,2 mln di euro) rispetto al tetto del 6,69%, della spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali (5.711,5mln di euro) e l’incidenza percentuale della spesa rispetto alla spesa programmata (FSR) di ogni singola Regione
Per quanto riguarda la spesa per
gas medicinali, lo scostamento assoluto rispetto al tetto dello 0,20% della spesa per acquisti diretti per gas medicinali (11,9 mln di euro).
La spesa farmaceutica per la distribuzione diretta di fascia A nel periodo gennaio-settembre 2019 3.280,3 mln di euro evidenziando un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a -130,9 mln di euro (-3,8%).
I consumi, espressi in numero di ricette (429,7 milioni di ricette), mostrano una riduzione (- 0,4%) rispetto al 2018; anche l’incidenza del
ticket si riduce (-0,7%). Parallelamente si osserva un incremento dello +1,2% (+201,3 milioni) delle dosi giornaliere dispensate
Si conferma nello specifico il calo (-4,3%) dei ticket fissi (347 mln) e la crescita (+0,9%) di spesa per la differenza di prezzo che pagano i cittadini per l’acquisto di farmaci branded (848,9 mln).
Per i farmaci inseriti nel fondo per i medicinali
innovativi non oncologici la spesa gennaio-settembre al netto del payback è stata pari a 350,8 milioni di euro mentre per i medicinali inseriti nel fondo per i medicinali
innovativi oncologici, la spesa gennaio-agosto al netto del payback è stata pari a 389,5 milioni di euro.
31 gennaio 2020
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