Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Diabete. Vita sedentaria: per le donne è più rischiosa che per gli uomini


Più passano tempo sedute più hanno la possibilità di sviluppare disturbi metabolici. Ma per gli uomini non è lo stesso. Per i ricercatori, se la scoperta venisse confermata, andrebbero prese precauzioni: “Bisogna permettere alle donne di lavorare senza che compromettere la loro salute”.

07 MAR - Le donne che hanno un lavoro sedentario o che per altre cause passano la maggior parte delle loro giornate sedute, sono più a rischio di sviluppare diabete di tipo due. La stessa correlazione non è stata però trovata negli uomini, secondo uno studio condotto dall’Università di Leicester e pubblicato su American Journal of Preventive Medicine. Una differenza di genere che mette la popolazione femminile a rischio, ma che i ricercatori non sanno ancora spiegare.
 
I più sciocchi già ipotizzano che possa essere perché le donne sgranocchiano più snack mentre lavorano, oppure perché fanno meno attività fisica nella parte della giornata che non passano in ufficio. Ma la realtà è che queste ipotesi sono errate e senza fondamento, e gli scienziati non hanno assolutamente idea del perché esista una differenza di genere così marcata nel rischio di sviluppare i segni di patologie metaboliche.
Il team ha preso in considerazione più di 500 persone, uomini e donne che avevano già superato i 40 anni di età, ed hanno chiesto loro quante ore a settimana passassero seduti alla loro scrivania. Ai partecipanti venivano poi fatte delle analisi del sangue per controllare i valori legati al diabete e alle disfunzioni del metabolismo. In questo modo i ricercatori hanno osservato che le donne dalla vita più sedentaria presentavano in media livelli più alti di insulina nel sangue, nonché maggiori quantità di proteine C-reattive (che indicano la presenza di uno stato infiammatorio) e di altre sostanze rilasciate dai tessuti grassi nell’addome, come leptina e interleuchina 6, che sono presenti in grandi quantità quando l’organismo è colpito da un’infiammazione.
“Lo studio dimostra per la prima volta come stare sedute molto tempo ha un impatto deleterio sulla salute delle donne”, ha spiegato Thomas Yates, ricercatore che ha condotto lo studio. “In particolare abbiamo dimostrato che l’insulinoresistenza e gli stati infiammatori cronici sono più presenti nelle donne sedentarie che negli uomini a prescindere da quanto esercizio si fa nel resto della giornata. Questo vuol dire che ad alcune donne potrebbero non bastare i 30 minuti di esercizi quotidiani che vengono raccomandati ai soggetti a rischio di diabete, se poi passano il resto del tempo sedute”.
 
Dunque se i risultati venissero confermati,potrebbe voler dire che le donne dovrebbero stare attente a non passare troppo tempo sedute anche durante il lavoro, per prevenire malattie croniche. Ma anche per verificare questo ci sarà bisogno di ulteriori studi. “Se la nostra scoperta fosse convalidata da ricerche successive, ci sarebbero probabilmente conseguenze a livello di salute pubblica e raccomandazioni sullo stile di vita”, ha concluso il ricercatore. “Bisognerebbe permettere alle donne di lavorare senza che la loro salute ne venga compromessa”.
 
Laura Berardi

07 marzo 2012
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy