Stili di vita e rischio di gotta
di Lisa Rapaport
Uno studio statunitense ha analizzato i fattori di rischio per la gotta. Il team ha calcolato – tra l’altro - che il 44% dei casi di iperuricemia è attribuibile al solo eccesso di peso, che il 9% dei casi di iperuricemia può essere prevenuto seguendo una dieta salutare per il cuore
23 SET -
(Reuters Health) – I cambiamenti comportamentali possono ridurre gran parte del rischio di sviluppare la gotta. È quanto emerge da uno studio USA che, sulla base dei dati relativi a oltre 14.000 persone, ha calcolato quanti fattori come il sovrappeso, seguire una dieta non salutare per il cuore, bere alcolici o assumere diuretici contribuiscano ad alzare i livelli di acido urico, un precursore della gotta.
I risultati “supportano l’ipotesi che la maggior parte dell’iperuricemia e dei conseguenti casi di gotta potrebbero essere prevenuti modificando i principali fattori di rischio – dice
Hyon Choi, autore principale dello studio e ricercatore presso la Harvard Medical School e il Massachusetts General Hospital a Boston – I livelli di acido urico nel sangue aumentano quando le persone sono obese, bevono troppo, mangiano determinati alimenti o assumono diuretici, il che porta a un aumentato rischio di gotta. Al contrario, i livelli di acido urico nel sangue scendono se le persone perdono peso, cambiano dieta o smettono di assumere diuretici e bere alcolici, tutti comportamenti che ridurrebbero il rischio di sviluppare la gotta”.
Lo studio
Il team di ricercatori ha analizzato i dati su un campione rappresentativo a livello nazionale di 14.624 adulti statunitensi che hanno completato una serie di indagini sulla salute dal 1988 al 1994. Le persone in sovrappeso hanno fatto registrare l’85% di probabilità in più rispetto a quelle con un indice di massa corporea sano di avere iperuricemia, mentre le persone obese avevano una probabilità da 2,7 a 3,5 volte maggiore di sviluppare la malattia.
Il team ha calcolato che il 44% dei casi di iperuricemia era attribuibile al solo eccesso di peso, concludendo anche che il 9% dei casi di iperuricemia poteva essere prevenuto seguendo una dieta salutare per il cuore, mentre l’8% era attribuibile al consumo di alcol e il 12% all’utilizzo di diuretici.
Fonte: Arthritis Rheumatol 2019
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
23 settembre 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy