Giornata mondiale epatite. Ecco tutti gli impegni dell’Iss
Si celebra il 28 luglio la Giornata Mondiale contro l’Epatite. Il messaggio dell’OMS per il 2019 è chiaro: “investire nell’eliminazione dell’epatite”. Il tema dell’eliminazione è quindi al centro della campagna promossa dall’OMS, poiché le infezioni da virus dell’Epatite B (HBV) e C (HCV) coinvolgono 325 milioni di persone nel mondo e causano 1,4 milioni di morti ogni anno.
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Il contributo dell’ISS alla lotta contro l’epaptite: progetti e sistemi di sorveglianza
Seieva
L’Istituto Superiore di Sanità dispone di diversi strumenti sia epidemiologici che di sorveglianza. La raccolta dei dati avviene attraverso il Sistema epidemiologico integrato delle Epatiti virali acute (Seieva) il cui obiettivo è quello di promuovere a livello locale e nazionale l’indagine e il controllo delle Epatiti virali acute (Eva). Attraverso l’integrazione di questionari epidemiologici con i risultati di laboratorio, i dati Seieva consentono la valutazione dell’incidenza e la comprensione dei diversi fattori di rischio in modo da definire le misure preventive prioritarie. L’ultimo bollettino Seieva ha segnalato 707 casi di Epatite A, 212 casi di Epatite B, 48 di Epatite C e 49 casi di Epatite E.
PITER
Dal punto di vista dell’infezione cronica dall’Epatite C l’ISS ha progettato e continua a coordinare da 5 anni la Piattaforma Italiana per lo studio delle Terapie delle Epatiti viRali (PITER) in collaborazione con l’Associazione italiana per lo studio del fegato (Aisf) e la Società italiana delle malattie infettive e tropicali (Simit). Grazie a questa Piattaforma è stato realizzato “PITER-HCV”, uno studio multicentrico dove convergono i dati dei pazienti in cura presso centri epatologici, di malattie infettive e di medicina interna di tutt’Italia. Lo scopo di PITER è di creare un campione rappresentativo dei pazienti in cura in Italia. È il primo grande studio italiano di coorte longitudinale sull’Epatite C e coinvolge circa 100 centri clinici italiani, con più di 12mila pazienti monitorati. La grande mole di dati raccolti consente di definire il quadro epidemiologico-clinico dell’HCV nel nostro Paese e, quindi, i bisogni di cura effettivi della popolazione.
La
Piattaforma PITER ha dato un notevole contributo scientifico a supporto dei decisori politici per quanto riguarda l’accesso alla terapia antivirale a tutti i pazienti con l’infezione da HCV e non solo dei pazienti con una malattia severa. Secondo i dati recenti riportati dalla Piattaforma PITER per eradicare totalmente il virus, è fondamentale mantenere alto il numero delle persone in terapia e, per far questo, è necessario uno screening mirato su particolari gruppi della popolazione generale con maggiore probabilità di avere un’alta prevalenza, scovando così il ‘sommerso’, ovvero tutti coloro che non sanno di aver contratto l’infezione. A questo obbiettivo la Piattaforma PITER in collaborazione con esperti epidemiologi ed economisti sta definendo delle strategie di screening coste-efficaci e sostenibili per il SSN, mirate a raggiungere il target dell’OMS di eliminazione dell’infezione cronica da HCV entro il 2030.
Il Piano nazionale
L’ISS ha inoltre fa parte del Gruppo di lavoro per la prevenzione delle epatiti virali In Italia istituito dal Ministero della Salute. Nel 2015, il Gruppo di lavoro ha elaborato il
Piano Nazionale per la Prevenzione delle Epatiti Virali (PNEV) ed è attualmente impegnato nella revisione del PNEV e nell’elaborazione di Linee di Indirizzo Nazionali.
Nel 2018, inoltre, l’ISS ha guidato lo studio pilota, svolto in Italia, compreso nel Progetto europeo SPHERE-C “
The development of a seroprevalence survey for hepatitis C in EU/EEA countries”, coordinato dall’ European Center for Disease Prevention and Control (ECDC). Obiettivo del progetto è di generare stime affidabili della prevalenza di infezione da HCV a sostegno delle strategie di eliminazione nei paesi europei.
26 luglio 2019
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