Morbillo. Unicef: tra il 2010 e il 2017 non vaccinati 169 mln di bambini, in Italia 435 mila. “Aumento non immunizzati sta facendo diffondere le epidemie, nel 2019 registrato +300% di casi”
di L.F.
In occasione della settimana mondiale della vaccinazione l’Organizzazione Onu a difesa dei bambini lancia l’allarme sul morbillo. “L’aumento del numero di bambini non vaccinati ha creato un canale per le epidemie di morbillo che si stanno attualmente diffondendo in tutto il mondo”. Nel nostro Paese tra il 2010 e il 2017 stimati in 435 mila i bambini che non sono stati vaccinati contro il morbillo
25 APR - Tra il 2010 e il 2017, circa 21,1 milioni di bambini all'anno non ha effettuato la prima dose del vaccino contro il morbillo per una stima totale di 169 mln. “L’aumento del numero di bambini non vaccinati ha creato un canale per le epidemie di morbillo che si stanno attualmente diffondendo in tutto il mondo”. A dirlo è l’Unicef che in occasione della settimana mondiale della vaccinazione l’Organizzazione Onu a difesa dei bambini lancia l’allarme e indica anche alcune soluzioni per far crescere le coperture e creare “un ombrello di immunità per tutti”.
"Il terreno per le epidemie globali di morbillo a cui assistiamo oggi è stato deposto anni fa", ha dichiarato
Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell'UNICEF.
Durante i primi tre mesi del 2019, più di 110.000 casi di morbillo sono stati segnalati in tutto il mondo, con un aumento vicino al 300% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. E nel 2017 il morbillo è costato la vita a circa 110.000 persone, per lo più bambini, con un aumento del 22% rispetto all'anno precedente
L'UNICEF ha spiegato che anche “se due dosi del vaccino contro il morbillo sono ‘essenziali’ per proteggere i bambini dalla malattia, la mancanza di accesso, i cattivi sistemi sanitari, l'autocompiacimento e in alcuni casi la paura dei vaccini, hanno portato a un calo della copertura globale che è risultata all’85% nel 2017, un dato che è rimasto relativamente costante nell'ultimo decennio.
E va peggio per la seconda dose che ha raggiunto il 67% della copertura globale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda una soglia del 95% di copertura vaccinale per ottenere la cosiddetta "immunità di gregge".
"Il virus del morbillo troverà sempre bambini non vaccinati", ha affermato Fore, ma "se vogliamo seriamente evitare la diffusione di questa pericolosa ma prevenibile malattia, dobbiamo vaccinare ogni bambino, sia nei paesi ricchi che in quelli poveri".
Paesi ad alto reddito. In Italia 435 mila bimbi non vaccinati
Mentre il 94 per cento delle persone nei paesi ad alto reddito riceve la prima dose, la copertura per la seconda è al 91 per cento, secondo gli ultimi dati.
Gli Stati Uniti sono in cima alla lista dei paesi ad alto reddito che non ricevono la prima dose del vaccino (2,5 milioni di bambini), seguita da Francia (600.000) e Regno Unito (500.000) nel periodo tra il 2010 e il 2017. L’Italia è quinta al mondo con 435 mila.
Nei paesi a basso e medio reddito, la situazione è critica.
Nel 2017, ad esempio, quasi quattro milioni di bambini nigeriani sotto i 12 mesi, hanno fatto la prima dose, collocandola al primo posto, seguita dall'India a 2,9 milioni, Pakistan e Indonesia a 1,2 milioni ciascuno e l'Etiopia a 1,1 milioni.
Anche in questo caso i livelli di copertura mondiale della seconda dose sono peggiori. Dei 20 paesi con il maggior numero di bambini non vaccinati nel 2017, nove non hanno introdotto la seconda dose.
Nell'Africa sub-sahariana, 20 paesi non hanno introdotto la seconda dose necessaria nel programma nazionale di vaccinazione, mettendo oltre 17 milioni di bambini all'anno a più alto rischio di morbillo durante la loro infanzia.
"Il morbillo è troppo contagioso", ha sottolineato la signora Fore. "È fondamentale non solo aumentare la copertura ma anche sostenere i tassi di vaccinazione alle giuste dosi per creare un ombrello di immunità per tutti", ha concluso.
Come affrontare la crisi
L'UNICEF, con partner come Measles and Rubella Initiative e Gavi, the Vaccine Alliance, sta aiutando a far fronte a questa crisi del morbillo e indica alcune azioni da mettere in atto:
- Negoziare i prezzi dei vaccini.
- Aiutare i paesi a identificare le aree a basso accesso e i bambini non raggiunti
- Procurare vaccini e altre forniture per l'immunizzazione.
- Sostenere le campagne di vaccinazione per affrontare le lacune nelle coperture
- Lavorare per introdurre la seconda dose di vaccino contro il morbillo nei programmi nazionali di vaccinazione
L.F.
25 aprile 2019
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