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Diabete. Confermati benefici attività sportiva. Bastano 30 minuti al giorno. Anche a "rate"


L’attività sportiva, per migliorare la sensibilità all’insulina nei diabetici di tipo 2, non deve per forza essere continuativa, ma può anche essere interrotta e ripresa. I risultati sono però migliori se gli esercizi fisici si fanno tutti di seguito e in stanze con livelli di ossigeno leggermente abbassati.

03 FEB - Non potranno esistere più scuse per i diabetici che devono fare sport, nemmeno quella di non avere tempo. Una ricerca che apparirà sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha infatti dimostrato che i 30 minuti di esercizio fisico che ogni paziente dovrebbe fare al giorno per migliorare la sensibilità all’insulina possono essere effettuati anche in maniera intermittente. I pazienti, seguiti da un team dell’Università di Westminster a Londra, hanno infatti dimostrato di ottenere miglioramenti anche se l’attività sportiva veniva interrotta e poi ripresa.

Il miglioramento è stato osservato sia quando i pazienti affetti da diabete di tipo 2 si sottoponevano agli esercizi in condizioni normali che quando lo facevano in stanze con basse concentrazioni di ossigeno, una pratica che è stata dimostrata riattivare il controllo glicemico. “Abbiamo ricreato in una stanza le stesse condizioni che si hanno quando si cerca di fare esercizio fisico ad un’altitudine di 2500 metri”, ha spiegato Richard Mackenzie, docente dell’ateneo inglese. “Effettivamente questa configurazione migliora il risultato ottenuto sull’organismo dei nostri pazienti diabetici, ma anche senza la leggera ipossia che si crea nei pazienti che praticano sport in queste stanze, il risultato è comunque buono”.
Per dimostrarlo il campione scelto dai ricercatori è stato di 8 pazienti con diabete di tipo 2. A questi veniva chiesto di praticare 60 minuti continuativi di attività fisica, oppure di praticare sport in più intervalli, ma in stanze in cui venivano diminuite le quantità di ossigeno disponibili, e infine di fare gli esercizi in condizioni normali ma a più riprese. Dopo ognuna di queste sessioni ai partecipanti veniva monitorato il livello di glucosio nel sangue e i livelli di insulina nel plasma. Così i ricercatori hanno dimostrato come i miglioramenti nel controllo di questi parametri avvenisse in tutti e tre i casi.

Prima di oggi era stato dimostrato che l’esercizio aerobico e gli esercizi di resistenza potessero aiutare questo tipo di pazienti a mantenere la patologia sotto controllo. “Le Linee Guida applicate oggi – ha spiegato Mackenzie – prevedono che ogni paziente diabetico si sottoponga ad almeno 30 minuti di sport al giorno. Con il nostro studio abbiamo dimostrato che l’efficacia rimane buona anche se gli esercizi non sono effettuati tutti nello stesso momento, ma se vengono interrotti e poi ripresi. Chiaramente però i risultati sono migliori se l’attività è continuativa, e possibilmente effettuata in camere in cui venga abbassato il livello di ossigeno”.
Insomma, i pazienti diabetici dopo questa ricerca non avranno più scuse, e se non hanno tempo per andare in palestra, potranno comunque fare almeno un quarto d’ora di esercizi fisici ogni mattina e altrettanto la sera.

Laura Berardi

03 febbraio 2012
© Riproduzione riservata

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