Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 21 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Tumore ovarico. Menopausa chirurgica associata a degenerazione cerebrale

di Will Boggs

Un gruppo di ricercatori americani, attraverso esami di imaging, ha evidenziato alterazioni a livello del lobo temporale mediale che potrebbero portare, in tarda età, le donne sottoposte a menopausa chirurgica a sviluppare demenza

18 OTT - (Reuters Health) – L’intervento di salpingo-oofarectomia bilaterale (BSO), la rimozione di ovaie e tube di Falloppio, prima della menopausa potrebbe associarsi a degenerazione cerebrale. Ne è convinto un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, coordinato da Kejal Kantarci. Lo studio è stato pubblicato da JAMA Neurology.
 
Lo studio. Il team ha studiato la deposizione di proteina beta-amiloide, i biomarkers evidenziabili con risonanza magnetica della neurodegenerazione del lobo temporale mediale e il volume di iperintensità della materia bianca in 23 donne che si sono sottoposte a BSO e 20 controlli che non avevano subito l’intervento. Tutte le donne, tranne una, pari al 96%, che si sono sottoposte a BSO hanno assunto estrogeni per una media di 10 anni dall’intervento. Dieci donne di controllo hanno assunto la stessa terapia per una media di 10 anni dopo la menopausa.

I risultati. Tra i due gruppi non sono state registrate differenze significative a livello di stato mentale, stato cognitivo globale, punteggi di depressione o ansia o nella frequenza di diagnosi di danno cognitivo lieve. E anche la deposizione di beta-amiloide, l’endopoint primario, non si è rivelata stata significativamente diversa tra i due gruppi. Le donne che si erano sottoposte a BSO, però, mostravano un volume dell’amigdala medio significativamente più piccolo, una corteccia paraippocampale più sottile e un’anisotropia frazionale della materia bianca più bassa rispetto alle donne di controllo. Il volume di iperintensità della materia bianca e il volume dell’ippocampo, invece, non differivano tra i due gruppi.

I commenti. “Le donne sottoposte a BSO prima della menopausa sono soggette a un accumulo accelerato di mutlimorbidità, con un aumento del rischio di malattie neurologiche correlate all’invecchiamento, tra cui la demenza”, sottolinea Kantarci. “I nostri dati indicano che i cambiamenti ormonali dovuti alla BSO potrebbero portare ad anomalie strutturali del lobo temporale. Le alterazioni dei biomarkers di imaging strutturale nel lobo temporale mediale possono precedere i sintomi della demenza”.

Fonte: JAMA Neurology
 
Will Boggs
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

18 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy