Neonati maschi. Basso peso alla nascita se la mamma è stressata
di Anne Harding
Traumi pregressi e risposta individuale allo stress possono condizionare il peso alla nascita dei neonati maschi, soprattutto nel periodo perinatale. L’evidenza emerge da uno studio USA pubblicato dal Journal of Pediatrics.
21 SET -
(Reuters Health) – Le donne che hanno subito un trauma nel corso della vita e hanno una risposta alterata allo stress hanno maggiori probabilità di partorire un bambino che pesa poco. Ad oggi la maggior parte degli studi su stress materno e peso alla nascita si sono focalizzati sul periodo perinatale o direttamente prima del concepimento. Il nuovo studio, condotto dal team guidato da
Rosalind Wright della Icahn School of Medicine di New York City e pubblicato dal Journal of Pediatrics, si è concentrato sull’associazione tra trauma, stress e peso alla nascita.
Lo studio.
I ricercatori hanno valutato una coorte di 314 coppie madri sulla base della Life Stressor Checklist-Revised. Il 44% delle donne erano ispaniche e il 26% afro-americane La maggioranza era andata a scuola per 12 anni o meno. Il 63% ha riferito di aver avuto almeno un evento traumatico .Il trauma non è risultato associato al peso alla nascita per i punteggi relativi all’età gestazionale (BWGA-z). Tuttavia, è emerso un legame con i BWGA-z nelle donne con livelli elevati di cortisolo nei campioni di capelli prelevati nel terzo trimestre. Tra i bambini maschi, nel 90° percentile per esposizione al cortisolo, ogni aumento di un punto relativo al trauma è stato associato a un significativo calo di 0,19 unità nei BWGA-z. Non è stato rilevato alcun legame tra cortisolo, trauma e peso alla nascita nelle neonate.
Le conclusioni.
“Il nostro studio è coerente con le ricerche esistenti secondo cui i feti maschi sono più suscettibili agli impatti dello stress materno sulla loro crescita”, dicono gli autori.
“I risultati sottolineano l’importanza dello stress traumatico durante la vita per la salute della madre e del bambino.Individuare un trauma pregresso e intervenire, ad esempio, con trattamenti per i disturbi associati dell’umore, potrebbe portare a migliori outcome perinatali, che hanno conseguenze per tutta la vita sulla salute”.
Fonte: J Pediatr 2018
Anne Harding
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
21 settembre 2018
© Riproduzione riservata
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