Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 04 LUGLIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Scoperto il ‘freno’ molecolare che blocca le metastasi di tumore del colon: è un cluster di microRNA

di Maria Rita Montebelli

Uno studio frutto di un immenso sforzo collaborativo e interdisciplinare ha permesso di individuare nella disattivazione di un gruppo di piccole molecole, il cosiddetto cluster miR-371~373, una delle cause della diffusione metastatica del tumore del colon. La riattivazione della loro funzione rallenta la crescita di queste cellule in vitro. Da questi risultati potrebbero scaturire nuove terapie per il cancro del colon in fase avanzata

12 SET - Arriva dall’università del Lussemburgo la notizia di una scoperta che potrebbe rivoluzionare il trattamento del tumore del colon, uno dei big killer tra I tumori. Di questa neoplasia si registrano ogni anno circa 1,3 milioni di nuovi casi al mondo e gli oltre 700 mila decessi annui sono attribuibili principalmente alla malattia in fase metastatica.
 
Non è chiaro cosa determini la comparsa delle metastasi ma adesso uno studio pubblicato su Cancer Research fornisce un’interessante idea in proposito.
 
Confrontando cellule del tumore primitivo e cellule metastatiche, i ricercatori dell’Università del Lussemburgo hanno scoperto una differenza significativa a livello del cluster miR-371~373, un complesso di piccole molecole che risulta disattivato in una popolazione specifica di cellule tumorali molto aggressive e a rapida crescita.
La riattivazione di questocluster, attraverso una serie di complessi esperimenti, ha determinato un significativo rallentamento della crescita delle cellule metastatiche, andando ad inibire l’asse di segnale TGFBR2/ID1.
 
“Il cancro è una malattia molto complessa- spiega il dottor Pit Ullmann, primo autore dello studio pubblicato su Cancer Research – e i risultati di questo studio sono di certo solo un tassello del puzzle, ma di certo contribuiscono alla comprensione della genesi delle metastasi, che potrebbe portare a nuovi trattamenti della malattia in fase metastatica.”
 
Grazie alla collaborazione con una serie di centri ospedalieri del Paese, i ricercatori sono riusciti a validare questi risultati su campioni di una numerosa coorte di pazienti del Lussemburgo. “Questa tipologia di studi -commenta la dottoressa Elisabeth Letellier, primo autore dello studio - è possibile solo grazie alla collaborazione di diversi gruppi di ricerca con expertise differenti.”
 
Lo studio è stato finanziato dal National Research Fund (NRF) del Lussemburgo e da Fondation Cancer.
 
Maria Rita Montebelli

12 settembre 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy