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Cecità. Colpisce 1,4 mln di bambini al mondo, ma per la metà sarebbe evitabile


Il dato arriva da un documento del ministero della Salute, che dopo aver presentato la Relazione sulla prevenzione della cecità e riabilitazione visiva, sottolinea come 121 mln di persone soffrano di deficit visivi a causa di difetti di refrazione non corretti (miopia, presbiopia o astigmatismo).

14 DIC - Nel mondo, 285 milioni di persone presentano deficit visivi dovuti a cause diverse; di queste, 39 milioni sono affette da cecità. Sono 121 milioni le persone presentano deficit visivi a causa di difetti di refrazione non corretti (miopia, presbiopia o astigmatismo). Nella quasi totalità dei casi, sarebbe possibile restaurare un livello normale di visione grazie ad occhiali, lenti a contatto o chirurgia refrattiva.
I dati arrivano dal Dipartimento della Sanità Pubblica e dell’Innovazione del ministero della Salute, che accende i riflettori sui disturbi visivi troppo spesso trascurati e, in particolare, su tracoma, malattia infettiva che colpisce circa 84 milioni di persone, delle quali circa 8 milioni presentano deficit visivi. Un tempo era una malattia endemica in molti Paesi. Oggi è responsabile di più del 3% dei casi di cecità nel mondo, anche se questa cifra continua a modificarsi grazie agli effetti dello sviluppo socio-economico e dei programmi di controllo della malattia attualmente in corso. Malgrado ciò, il tracoma continua a essere iper-endemico in molte delle aree rurali più povere e remote dell’Africa, Asia, America centrale e meridionale, Australia e Medio Oriente (vedi speciale in allegato).
 
In generale, il ministero ricorda come il 10% delle persone affette da deficit visivi vive in Paesi a basso e medio reddito. In particolare, il 51% di tutti i casi di cecità è dovuto a cataratta legata all’età, la principale causa di cecità (peraltro, sottolinea il ministero, la chirurgia della cataratta e la correzione dei difetti di refrazione sono tra gli interventi sanitari più efficaci in rapporto ai costi), ma sono in aumento anche i casi legati al diabete non controllato.

Ed è su questo che punta l’attenzione il documento del ministero. L’80% dei casi di cecità negli adulti, infatti, è prevenibile o curabile. Ma anche per i bambini ci sarebbero alte possibilità di cura e prevenzione. Dei circa 1,4 milioni casi di bambini di età inferiore ai 15 anni affetti da cecità, almeno la metà potrebbe essere evitata “grazie al trattamento precoce delle patologie e alla correzione di anomalie congenite, quali la cataratta e il glaucoma”. Ma in certi ambiti grandi passi avanti sono già stati compiuti: “I casi di cecità dovuti a malattie infettive – spiega il ministero - stanno diminuendo nel mondo grazie agli interventi di sanità pubblica. Il tracoma che causa cecità colpisce oggi 40 milioni di persone, in confronto ai 360 milioni del 1985”.


 

14 dicembre 2011
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