Demenza. Con ictus rischio più che raddoppiato
di Lisa Rapaport
Una review degli studi condotta da ricercatori del Regno Unito mette in evidenza la correlazione tra ictus pregresso e sviluppo di forme di demenza. È importante controllare i fattori modificabili dell’ictus, come fumo e iperglicemia
07 SET -
(Reuters Health) – Le persone che hanno avuto un ictus hanno una probabilità più che doppia di sviluppare demenza rispetto a chi non ha sofferto di questo evento cerebrovascolare. È quanto suggerisce uno studio pubblicato su
Alzheimer’s & Dementia coordinato da
David Llewellyn, dell’University of Exeter Medical School, nel Regno Unito.
Lo studio
I ricercatori hanno raggruppato i dati provenienti da 48 studi, per un totale di 3,2 milioni di persone. Dall’analisi dei risultati è emerso che coloro che avevano avuto un ictus di recente mostravano una probabilità di 2,2 volte maggiore di sviluppare demenza rispetto alle persone che non avevano mai avuto un ictus. Inoltre, una storia di ictus sarebbe associata a una probabilità superiore del 69% di sviluppare demenza.
“L’ictus è un fattore di rischio forte, indipendente e potenzialmente modificabile per tutte le cause di demenza”, osservano gli autori. E per avere benefici bisognerebbe “smettere di fumare, seguire la dieta mediterranea, fare attività fisica e bere poco alcool”. E dal momento che la maggior parte delle persone dopo un ictus non sviluppa demenza, “è probabile che anche i miglioramenti nello stile di vita dopo l’ictus diano benefici”, concludono gli autori.
Fonte: Alzheimer’s & Dementia
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
07 settembre 2018
© Riproduzione riservata
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