Giornata salute della donna. Calcolosi, cistite, incontinenza, tumore della vescica: quando l’urologo non è solo lo specialista per l’uomo
La società italiana di urologia ha deciso di aderire con convinzione alla giornata della salute della donna. Il 21 aprile al Ministero della Salute di Viale Ribotta saranno a disposizione dei cittadini gli specialisti della SIU per consulti e visite gratuiti sulle principali problematiche urologiche femminili e sarà diffuso in anteprima un volumetto con le regole di prevenzione e le opzioni di trattamento e, soprattutto, le fake news che circolano sul web, da evitare con attenzione.
20 APR - Sono molte le malattie urologiche che colpiscono la donna, dalla calcolosi urinaria alla cistite, dall’incontinenza urinaria da sforzo al tumore della vescica. Con numeri da ‘record’, conseguenze spesso molto gravi.
Il tumore della vescica conta nelle donne circa 5 mila nuovi casi ogni anno, con più di 1.200 decessi, la calcolosi vescicale colpisce il 5% delle italiane. Numeri elevatissimi - per l’incontinenza urinaria, con oltre 2 milioni di donne che ne soffrono in forme più o meno gravi. Lo stesso per la cistite, al 90% un problema femminile, a tutte le età - e, quindi, migliaia di fake news su come intervenire.
È per esempio falso che in caso di calcoli urinari è necessario ridurre alimenti contenenti calcio, è falso che esistano farmaci in grado di ‘sciogliere’ i calcoli. Così come è falso che l’incontinenza urinaria sia ‘normale’ nelle donne in età avanzata, che tutte le donne ne soffrono, che è ereditaria, che non c’è nulla da fare. Esistono in entrambi i casi attività di prevenzione e cura corrette.
Meglio dunque rivolgersi ad uno specialista che cercare false conferme alle proprie convinzioni sul web. Per fare il punto sulle principali di queste malattie la SIU – Società Italiana di Urologia – ha preparato
un volumetto che sarà diffuso in anteprima in occasione del tradizionale appuntamento organizzato dal Ministero della Salute in occasione della Terza Giornata Nazionale della salute della donna che si svolgerà sabato 21 aprile nella nuova sede di Viale Giorgio Ribotta a Roma.
“Contrariamente al comune sentire – spiega
Vincenzo Mirone, responsabile dell’Ufficio Comunicazione della Società Italiana di Urologia e direttore del Dipartimento di Urologia all’Università Federico II di Napoli – l’urologo o l’urologa non sono solo i medici specialisti di riferimento per il maschio. In molti casi e per molte problematiche urologiche, le donne possono e devono rivolgersi ad uno specialista urologo, magari – perché no – il medesimo del marito. Non dimentichiamoci inoltre che – come per la ginecologia – sono moltissime anche le urologhe donne, anche se si tende ad utilizzare sempre il termine al maschile. Nei dipartimenti di Urologia si affrontano problematiche più semplici, come calcolosi e cistiti, se individuate e curate per tempo, ma anche – nell’ambito di équipe multidisciplinari – i casi di tumore della vescica”.
“I numeri di queste quattro principali malattie urologiche tipicamente femminili – spiega
Luca Carmignani, responsabile dell’Ufficio Ricerca della SIU e direttore dell’Unità Operativa di Urologia all’IRCCS Policlinico San Donato di Milano – danno la misura del problema e, anche, della sua sottovalutazione in molti casi. Una situazione grave perché, a parte il tumore della vescica che richiede un percorso multidisciplinare, quasi sempre si tratta di problematiche comuni che possono essere prevenute con comportamenti corretti, e, se individuate per tempo, possono essere risolte con interventi terapeutici semplici e non invasivi.
“La presenza della SIU a questo evento – conclude
Walter Artibani, segretario Generale della SIU e professore ordinario di urologia all’Università di Verona – fa aumentare il livello di conoscenza della figura dell’urologia anche nel campo femminile. Un passo fondamentale per poter sensibilizzare le donne su molte problematiche spesso sottovalutate. La presenza per la prima volta della Società Italiana di Urologia alla Giornata della Salute della Donna è solo l’inizio di un percorso di collaborazione con il Ministero della Salute su questi temi”.
Ecco i consigli e le regole della SIU (contenuti nell’opuscolo allegato alla presente mail):
CALCOLOSI URINARIA
Fattori di rischio
- Ridotto apporto idrico (< di 2.5 litri al giorno di acqua)
- Dieta ricca di ossalati, calcio e acido urico
- Patologie intestinali (es. Morbo di Chron, chirurgia bariatrica)
- Obesità
- Patologie mediche acquisite (es. malfunzionamento delle paratiroidi), ereditarie (es. malattie come cistinuria e iperossaluria)
- Farmaci (es. calcio, Vitamina D)
- Familiarità
Sintomi
- Assenza di sintomi oppure
- Colica renale caratterizzata da:
- Dolore intenso che può irradiarsi dal fianco al basso ventre e/o inguine
- Nausea, vomito, febbre e brividi (in caso di infezione)
- Urgenza urinaria e bruciore durante la minzione
- Raramente sangue nelle urine
Consigli
- L’unica vera prevenzione è rappresentata dal bere tanto (2 litri di acqua al giorno)
- Condurre uno stile di vita sano evitando un’alimentazione iperproteica (es. carne) e ricca di sale.
Fake news
- Ridurre alimenti contenenti calcio (es. formaggi, latticini) previene la formazione di calcoli di calcio
- Esistono farmaci in grado di sciogliere i calcoli di ossalato di calcio
CISTITE
Fattori di rischio
- Ridotto apporto idrico (< di 2.5 litri al giorno di acqua)
- Patologie intestinali (es. stipsi cronica)
- Obesità
- Rapporti sessuali
- Metodi contraccettivi (es. diaframma, creme spermicide)
- Prolasso vescicale o uterino
- Vescica neurologica
Sintomi
- Aumentata frequenza della minzione
- Bruciore minzionale
- Sensazione di stimolo urgente e doloroso di urinare
- Febbre e talora presenza di sangue nelle urine
- Urine maleodoranti e/o torbide
Consigli
- Adeguato apporto idrico (1.5-2 litri di acqua al giorno)
- Assecondare lo stimolo minzionale e NON posticipare la minzione
- Urinare dopo i rapporti sessuali
- Curare la stitichezza
- Durante l’igiene intima lavarsi dall’alto verso il basso
INCONTINENZA URINARIA DA SFORZO
Fattori di rischio
- Genere: 1 donna su 3 soffre di questo disturbo
- Gravidanza e menopausa
- Fumo (causa problemi respiratori con tosse cronica e aumento della pressione addominale)
- Obesità
Sintomi
Per capire se soffri di incontinenza da sforzo prova a rispondere a queste domande:
- Sono spaventata quando sono in giro e sono lontana da un bagno?
- Ho smesso di fare sport o andare in palestra?
- Ho cambiato il mio stile di vita perché ho paura delle perdite di urina?
- I miei sintomi hanno cambiato il mio modo di relazionarmi con amici e familiari?
- Sto evitando rapporti sessuali perché sono preoccupata di perdere urina?
- Se ad alcune di queste domande le risposte sono affermative può essere utile il parere dello specialista urologo.
Fake news
- È una patologia normale dell’età
- Tutte le donne ne soffrono
- È una patologia ereditaria
- Non c’è nulla da fare
TUMORE DELLA VESCICA
Fattori di rischio
- Fumo di sigaretta (fino al 50% dei tumori sono causati dal fumo; chi fuma ha un rischio 2-3 volte maggiore di chi non fuma)
- Esposizione professionale (es. sostanze chimiche nella produzione di plastica, vernici, gomme e cuoio)
- Radioterapia pelvica e/o chemioterapia
- Familiarità
Sintomi
- Sangue nelle urine
- Bruciore e/o difficoltà/dolore ad urinare
Consigli
- Non fumare o, se si fuma, smettere di fumare
- Dieta equilibrata (ridurre fritture e grassi, aumentare l’apporto di frutta e verdura)
- Sistemi di prevenzione nelle categorie professionali a rischio
- Il sangue nelle urine non è una condizione normale, per cui se vedi sangue devi subito andare dal tuo medico!!!
20 aprile 2018
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