Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Doping. Emergenza tra giovani e sportivi amatoriali. Il mercato anarchico dell’aiutino fai-da-te


Sportivi, non professionisti, giovani: è l’identikit della popolazione prevalente e che rischia di più assumendo sostanze dopanti. Il luogo dello “spaccio” è spesso la palestra, ma anche Internet. I più consumati sono gli anabolizzanti ma anche amfetamine, coca ed exstasy. È questo il mercato anarchico del doping emerso durante il 18° Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia

13 APR - Sebbene questa pratica sia molto antica è negli anni recenti che si è verificata una crescita esponenziale del fenomeno doping poiché l’uso delle sostanze performanti non è più tanto circoscritto al professionismo ma si è diffuso negli ambiti sportivi amatoriali, ricreativi e giovanili. Da questo SOS la necessità di inquadrare meglio il fenomeno, in discussione al 18° Congresso della Società Italiana di Tossicologia (Sitox) che si è concluso oggi a Bologna.

Il dato - secondo la Sitox - è in linea con quanto apprendono empiricamente i pronto soccorso che accolgono lo sportivo intossicato: le sostanze potenzialmente pericolose più assunte sono anabolizzanti nel 27% dei casi, stimolanti di varia natura nel 49%, proteine e amminoacidi nel 36% e dimagranti nell’11%. Tra i più utilizzati, gli steroidi anabolizzanti aumentano la massa muscolare, con il rischio che un eccessivo aumento dei muscoli possa causare lo stiramento o la rottura del tendine coinvolto.

Molto utilizzati anche psicostimolanti come amfetamina, cocaina, ecstasy, efedrina, con gli effetti che ben si conoscono. A peggiorare il quadro del rischio per la propria salute è la fonte incerta del doping: Internet nel 36% dei casi (in questo caso non è possibile verificare la fonte originale e quindi la composizione effettiva e il prodotto spesso non contiene quanto dichiarato in etichetta), palestre nel 10%, negozi di integratori nel 10%, mentre solo il 3% delle volte la fonte sono farmacie vere e proprie.

L’assunzione di queste sostanze performanti, poiché illegale, è occulta al medico curante o a quello sportivo e dunque priva della supervisione di un esperto che possa monitorare il rischio di questi interventi fai-da-te sul proprio organismo. Essendo una pratica completamente autonoma, inoltre, l’atleta non è al corrente del fatto che l’assunzione di sostanze dopanti è ancora più rischiosa per la possibile concomitanza di malattie (che può anche sapere di non avere) e non è nemmeno in grado di ponderare le conseguenze dall’interazione con altre sostanze e farmaci assunti legalmente. Non a caso nel 13% dei casi sportivi che assumono doping sono anche in terapia con benzodiazepine (ansiolitici), antiepilettici, antidepressivi, antipsicotici, antiretrovirali e farmaci per disfunzione erettile.

I Centri di accesso accolgono infatti atleti che nel 73% chiedono aiuto a causa di generiche reazione avverse, ma nel 7% delle volte vengono ricoverati addirittura per overdose (nel 12% dei casi la causa non è nota). Al momento del ricovero chi poi risulta intossicato dalle più note sostanze dopanti ha, nel 50% delle volte, in atto sofferenze a carico del sistema nervoso centrale, come agitazione psicomotoria, quadri psicotici, convulsioni, parestesie, stato confusionale ma anche cefalea, vertigini ed effetti extrapiramidali (tremori). I sintomi sono però spesso anche cardiaci (come tachicardia, ipertensione, shock cardiogeno) e a carico del fegato (epatite acuta).

13 aprile 2018
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy