Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Perdere denti fa male al cuore

di 
Megan Brooks

La salute orale sembra essere legata strettamente a quella del cuore. È quanto emerge da uno studio USA che ha analizzato i dati relativi a persone di età compresa tra i 45 e i 69. Perdere più di un dente aumenta del 23% il rischio di andare incontro a una malattia cardiovascolare.

29 MAR - (Reuters Health) – Perdere due o più denti naturali tra i 45 e i 69 anni di età sarebbe associato a un aumento del rischio di sviluppare malattia coronarica. È la conclusione alla quale è giunto uno studio coordinato da Lu Qi, della Tulane University di New Orleans.

Lo studio
. Qi e colleghi hanno valutato l’associazione tra perdita dei denti e successivo rischio di malattia coronarica di nuova insorgenza tra le donne che avevano preso parte al Nurses’ Health Study e tra gli uomini dell’Health Professionals Follow-Up Study. I partecipanti avevano un’età compresa tra 45 e 69 anni e non avevano malattie cardiache; dovevano riferire se avevano perso denti di recente, mentre i dati sui denti naturali erano stati raccolti all’inizio dei due studi.
 
Dai risultati è emerso che tra gli adulti con 25-32 denti naturali all’inizio dello studio, quelli che avevano perso due o più denti durante il follow-up avevano un rischio aumentato del 23% di andare incontro a malattia coronarica rispetto a coloro che non avevano perso alcun dente, dopo aver aggiustato i dati per fattori di rischio quali dieta, attività fisica, peso corporeo e ipertensione. La perdita di un solo dente, invece, non sarebbe stata associata a un aumento del rischio di malattia coronarica.

Indipendentemente dal numero di denti naturali all’inizio dello studio, poi, il rischio di malattia coronarica sarebbe aumentato del 16% tra coloro che avevano perso due o più denti nel periodo in studio, rispetto sempre a coloro che non avevano perso alcun dente. Infine, gli adulti con meno di 17 denti naturali all’inizio dello studio avevano il 25% in più di probabilità di sviluppare malattia coronarica rispetto a coloro che avevano da 25 a 32 denti.

“L’aumento del rischio di malattia coronarica è a prescindere dal numero di denti naturali che un adulto di mezza età ha, o se ha fattori di rischio tradizionali per le malattie cardiovascolari, come l’ipertensione”, ha concluso Qi.

Fonte: Epidemiology and Prevention, Lifestyle and Cardiometabolic – American Heart Association
 

Megan Brooks
 

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)

29 marzo 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy