Epatite C. Sei associazioni chiedono un“Patto di Legislatura” per la sua eradicazione totale
Le associazioni, riunite nella rete "Senza la C", sono allarmate soprattutto di fronte al rischio che gli attuali dati di accesso alle terapie non tengano conto del sommerso che potrebbe nascondere, dicono, "un numero doppio di persone contagiate rispetto al resunto".
01 MAR - In vista delle prossime elezioni del 4 marzo, sei associazioni riunite nella rete “Senza la C” propongono una serie di iniziative ai futuri governanti.
“L’Epatite C, malattia infettiva causata dal virus Hcv facilmente trasmissibile e con effetti devastanti, oggi si cura e l’anno scorso due passi fondamentali sono stati compiuti nella direzione della sua eradicazione dal nostro Paese: lo stanziamento su iniziativa del Ministero della Salute del fondo per i famaci innovativi di 500 milioni di euro l’anno per il triennio 2017/2019 da parte del Governo e la conseguente definizione dei criteri di accesso alla cura per tutti i cittadini colpiti da questo virus, da parte dell’Aifa”.
Così le sei associazioni di Senza la C rappresentante da:
Giuseppe Vanacaore, Presidente Aned Onlus;
Don Armando Zappolini, Presidente Cnca;
Cristina Cassone, Presidente Fedemo;
Roberto Briccarello, Presidente L’Isola Di Arran;
Filippo Von Schloesser, Presidente Nadir Onlus;
Sandro Mattioli, Presidente Plus Onlus.
“Ad oggi - proseguono le sei associazioni - sembra siano stati avviati alla cura con successo circa 108.887 persone con Hcv (44.795 nel solo anno 2017) e stime ottimistiche prevedono l’eradicazione dell’Epatite C entro il 2019, ovvero all’esaurimento del fondo. Questa aspettativa è basata però su un numero di persone con patologia, stimato ad oggi in ca. 250.000, e presuppongono quindi una capacità di trattamento pari a circa 80.000 casi l’anno. In verità sappiamo che, essendo l’Epatite C asintomatica, il sommerso è molto più cospicuo e si parla addirittura di un numero di persone con patologia che potrebbe essere doppio rispetto al presunto. All’incertezza dei numeri bisogna aggiungere altri fattori che stanno aggravando il contesto come, ad esempio, l’aumento di uso di sostanze psicoattive soprattutto tra i giovanissimi e i giovani”.
“Ritenendo quindi che proprio in questo momento la lotta all’Epatite C debba essere ulteriormente rafforzata, le nostre 6 associazioni di pazienti riunite dal 2016 nella Rete Senza La C e che rappresentano complessivamente 652.500 persone interessate direttamente o indirettamente dalla Hcv, hanno voluto sensibilizzare i candidati apicali alle future elezioni sia nazionali che regionali, sottoponendo e chiedendo loro di impegnarsi su un “patto di legislatura” che definisca sinteticamente e per punti le iniziative da adottare utili a raggiungere l’obiettivo di un’Italia Senza la C”.
01 marzo 2018
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