Caso glifosato. Deputati USA mettono in dubbio integrità scientifica IARC
di Kate Kelland
Con due lettere, i rappresentanti del Congresso esprimono preoccupazione sul sistema di revisione dell'agenzia dell'OMS dopo il caso sul glifosato sollevato da Reuters che che aveva evidenziato omissioni e correzioni sulla bozza della monografia che nel 2015 ha portato a concludere che l'erbicida glifosato è un 'probabile cancerogeno'.
02 NOV -
(Reuters) – Due deputati americani avrebbero chiesto all'Agenzia dell'OMS che si occupa di cancro (IARC) di prepararsi a testimoniare sul lavoro svolto dalla stessa Agenzia, nell'ambito della valutazione delle sostanze che causano tumori. I due deputati avrebbero espresso la propria preoccupazione sull' “integrità scientifica” dell'Agenzia. I dubbi sono sorti dopo l'indagine della Reuters, che aveva evidenziato omissioni e correzioni sulla bozza della monografia che nel 2015 ha portato a concludere che l'erbicida glifosato è un 'probabile cancerogeno'.
L'Agenzia, un'unità semi-indipendente dell'OMS con sede a Lione, in Francia, ha valutato negli ultimi anni se sostanze tra le più disparate, come caffè, telefonini o i processi di trasformazione della carne, fossero alla base dello sviluppo di tumori, report che avrebbero tutti causato controversie.
Ma a proposito della sua integrità scientifica, la IARC si è sempre difesa dichiarando che le valutazioni vengono effettuate con metodi scientificamente riconosciuti e le sue monografie “ampiamente rispettate per il loro rigore scientifico, il processo standardizzato con cui vengono redatte e la trasparenza e la libertà da conflitti di interesse”.
In una seconda lettera inviata al Segretario della Salute
Eric Hargan, i rappresentanti del Congresso
Lamar Smith e
Andy Biggs avrebbero espresso preoccupazioni sul fatto che le riunioni di valutazione, deliberazioni e le bozze della IARC non fossero pubbliche, soprattutto considerando i finanziamenti ricevuti dal National Institute of Environmental Health Sciences e dal National Institutes of Health, e dunque dalle tasse dei cittadini americani. Citando dati del National Institutes of Health americano, si parla di più di 48 milioni di dollari ricevuti dal 1985 a oggi, più di 22 milioni di dollari dei quali sarebbero andati ai programmi per produrre le monografie.
I due deputati hanno chiesto a IARC di rispondere ai loro dubbi entro l'8 novembre, e al Dipartimento della Salute americano - in merito ai finanziamenti - entro il 15 novembre.
Fonte: Reuters
Kate Kelland
(Versione italiana Quotidiano Sanità)
02 novembre 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy