Schizofrenia. Test rapido valuta livello cognitivo
di Will Boggs
Un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania ha messo a punto un test che consentirebbe di valutare in 10 minuti il livello cognitivo delle persone che soffrono di schizofrenia. Lo studio è stato pubblicato da Schizophrenia Bullettin
25 SET -
(Reuters Health) – Si chiama Brief Cognitive Assessment Tool for Schizofrenia (B-CATS) il test che consentirebbe di valutare il livello cognitivo dei pazienti con schizofrenia in pochi minuti. A metterlo a punto è stato un gruppo di ricercatori guidati da
Irene Hurford, dell’Università della Pennsylvania, a Philadelphia, che hanno presentato i vantaggi del B-CATS su Schizofrenia Bullettin.
Lo studio
Hurfod e colleghi hanno confrontato, su 91 pazienti con schizofrenia, i risultati ottenuti con il test da loro messo a punto rispetto al MATRICS Consensus Cognitive Battery(MCCB), il gold standard utilizzato negli studi clinici che include test da 10 domini e richiede 60-70 minuti per il completamento, e la UCSD Performance-Based Skills Assessment-Brief(UPSA-B). La versione finale del B-CATS includeva le parti A e B del Trial Making Test, il Digit Symbol Substitution Test e l’Animal Fluency.Per essere somministrato, il B-CATS ha richiesto una media di 10,3 minuti ed è stato condotto da assistenti che non erano né psicologi né da esperti di psicometria, ma operatori che avevano avuto una formazione adeguata. Il tempo medio di somministrazione del MCCB, invece, è stato di 64 minuti.
I risultati
Dai risultati è emerso che il fattore di correlazione tra B-CATS e MCCB è stato di 0,76, ed entrambi questi test sarebbero risultati moderatamente correlabili con UPSA-B, con fattori di correlazione, rispettivamente di 0,50 e 0,58. E anche i sintomi valutati con la Brief Psychiatric Rating Scale erano coerenti con il MCCB. “Questo significa che se vogliamo un’idea globale del funzionamento cognitivo, invece che informazioni specifiche su memoria o attenzione, un test molto breve darà già un buon risultato senza bisogno di aspettare un’ora o un neuropsicologo”, spiega Hurford .
Secondo
Melisa Rempfer, direttore della clinica di formazione psicologia alla Università del Missouri a Kansas City, “è sorprendente considerare che i medici potrebbero ottenere dati simili sui pazienti, senza prove estese. Un vantaggio non solo da un punto di vista delle risorse cliniche, ma anche per i pazienti”. Eva
Norlin-Bagge, del Sahlgrenska University Hospital e dell’Università di Goteborg, invece, avverte sul fatto che, sebbene sia più breve, il test non consente di avere informazioni importanti per la comprensione e il trattamento di individui con disturbi dello spettro della schizofrenia e dunque “il B-CATS non può essere considerato uno strumento diagnostico sicuro e valido per la disfunzione cognitiva di questo disordine neuropsichiatrico”.
Fonte: Schizoprenia Bullettin
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
25 settembre 2017
© Riproduzione riservata
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