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OMS: epidemia di epatite A nella comunità gay


Negli ultimi anni l’OMS ha registrato un’impennata di casi di infezione da epatite A nella comunità omosessuale. La vaccinazione è vivamente raccomandata. Rischio maggiore per gli uomini.

08 GIU - (Reuters Health) – Un’epidemia di epatite A negli ultimi anni si è diffusa tra gli omosessuali in Europa, Stati Uniti e Cile. L’allarme è stato lanciato di recente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’aumento dei casi, secondo l’organizzazione internazionale, è particolarmente preoccupante in una prospettiva di sanità pubblica, anche a causa della disponibilità limitata del vaccino contro l’epatite A in tutto il mondo. La maggior parte dei Paesi colpiti ha raccomandato la vaccinazione di routine per la popolazione omosessuale.
 
L’epatite A raramente è fatale ma alcuni pazienti possono sviluppare sintomi gravi che perdurano per diversi mesi. Il virus si diffonde principalmente per ingestione di alimenti o acqua contaminati dalle feci di persone infette, ma per gli omosessuali la principale via di trasmissione è quella sessuale.

L’OMS ha affermato che al Festival LGBT World Pride di Madrid che si terrà dal 23 giugno al 2 luglio prossimi, dovrebbero partecipare almeno due milioni di persone, con un rischio moderato-elevato di trasmissione sessuale dell’epatite A tra i partecipanti.
 
“In Spagna, i casi di epatite A riportati nel 2017 sono quasi otto volte superiori al numero medio di casi registrati nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016 – hanno riferito i rappresentanti OMS – la maggior parte dei casi riguarda uomini di età compresa tra i 15 e i 45 anni e gli omosessuali sono il gruppo più colpito”. Chi decide di partecipare al gay pride di Madrid dovrebbe chiedere consiglio al proprio medico curante in merito alla opportunità di effettuare la vaccinazione anti-epatite A prima di mettersi in viaggio e dovrebbe mettere in atto una serie di misure preventive una volta sul posto, per ridurre il rischio di infezione (vedi anche altro articolo sul report del CDC europeo).

Fonte: Bollettini OMS

Reuters Staff

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

08 giugno 2017
© Riproduzione riservata

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