Artrosi del ginocchio, il Rizzoli di Bologna cerca pazienti per cura sperimentale
Una nuova sperimentazione potrebbe radicalmente cambiare il modo di curare l’artrosi del ginocchio. I pazienti potrebbero dire addio alle protesi e guarire grazie all’iniezione locale di cellule staminali. La sperimentazione rientra nell’ambito del progetto europeo Adipoa, finanziato con 6 milioni di euro. Il Rizzoli cerca pazienti affetti da questa patologia disposti a testare la nuova cura. I dettagli dell’iniziativa e i requisiti per partecipare.
25 GEN - Una semplice iniezione potrebbe sostituire l’intervento chirurgico, ridurre l’infiammazione e il dolore. Sarebbe questa la nuova frontiera per la cura dell’artrosi del ginocchio. Il condizionale è d’obbligo perché si tratta di un progetto sperimentale. Si chiama Adipoa-2 ed ha l’obiettivo di verificare se questo trattamento sperimentale risulta effettivamente efficace per i pazienti colpiti da osteoartrite al ginocchio, più comunemente chiamata artrosi. Questa è una malattia degenerativa della cartilagine che, ad oggi, ha come unica soluzione a lungo termine la protesi.
Il progetto europeo
“Le prospettive che questa strada apre alla Medicina Rigenerativa nell’ambito delle patologie dell’apparto muscolo-scheletrico sono molto promettenti – ha spiegato
Riccardo Meliconi, responsabile della Reumatologia dell’Istituto Ortopedico Rizzoli e coordinatore della sperimentazione clinica - L’obiettivo è portare un concreto miglioramento nella qualità della vita di persone altrimenti costrette a forti limitazioni motorie oltre che a dolore cronico e intenso.” Il progetto è finanziato dall’Unione Europea per 6 milioni di euro. Il coordinamento è affidato all’Irlanda, con il prof. Frank Barry della National University of Ireland di Galway. Tra i centri di ricerca partecipanti, la Reumatologia del Policlinico di Padova e centri in Francia, Germania, Inghilterra e Olanda (per informazioni www.adipoa2.eu).
I requisiti per partecipare alla sperimentazione
Due le condizioni necessarie per partecipare alla sperimentazione: un’età compresa tra i 45 e i 70 anni e una diagnosi di artrosi del ginocchio sintomatica da lieve a moderata. Sono esclusi tutti coloro che hanno subito traumi significativi o operazioni chirurgiche nel corso dell’ultimo anno, tra cui anche protesi del ginocchio o dell’anca, chi soffre di artriti infiammatorie e chi ha subito precedenti trattamenti che agiscono sulla cartilagine o sul metabolismo osseo. Una serie di altri requisiti specifici necessari per poter partecipare alla sperimentazione verrà valutata, attraverso una prima visita di selezione, dai reumatologi del Rizzoli. Per prenotare la visita di selezione è possibile telefonare al numero dedicato 051 6366947, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.30 alle 17.30, oppure scrivere alla mail adipoa@ior.it.
I pazienti idonei inizieranno un percorso di due anni, che parte con il prelievo del tessuto adiposo, poi “trattato” e iniettato nel ginocchio. Previsti anche una serie di visite e di esami, come Risonanza Magnetica, radiografie, prelievi del sangue, per valutare l’efficacia del trattamento con le cellule staminali sull’artrosi.
25 gennaio 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy