Salute. Il parere di un esperto? Nell’80% dei casi si chiede ad un uomo. Nasce il progetto “100 donne contro gli stereotipi”
I giornalisti/e quando devono chiedere un parere a un/a esperto in campo scientifico o medico si rivolgono a un uomo otto volte su dieci. La Commissione Europea e la Fondazione Bracco hanno messo a disposizione una banca dati on-line con i contatti di 100 donne scienziate, a disposizione dei media www.100esperte.it. Tra loro anche quattro associate Sif (Società Italiana Farmacologia).
08 NOV - "Nel nuovo millennio la ricerca scientifica parla al femminile. Messo da parte ogni stereotipo di genere sulla divisione dei ruoli, anche nel mondo accademico titolari di insegnamenti e di progetti nelle scienze 'dure' e in quelle biomediche sono sempre più donne. Aumentare, allora, la visibilità delle scienziate italiane nei media sarà, il passo successivo, ovvero l’obiettivo del progetto '100 donne contro gli stereotipi', una banca dati online realizzata grazie al supporto della Commissione Europea e della Fondazione Bracco", sottolinea
Giorgio Cantelli Forti, presidente della Socità italiana farmacologia (Sif).
"Già, perché come segnala il Global Media Monitoring Project 2015, il progetto di ricerca più longevo sulla presenza femminile nei media, i giornalisti e le giornaliste che riportano il parere di un esperto si rivolgono a un uomo otto volte su dieci. Una tendenza che si può cambiare, a partire proprio dalla consultazione dell’elenco delle donne scienziate disponibile al link www.100esperte.it, che comprende anche le informazioni di contatto", spienga ancora il presidente Sif.
Anche la Società Italiana di Farmacologia è presente nell’elenco con quattro sue associate:
Maria Pia Abbracchio – ordinario di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano, presidente in carica dell’Osservatorio della ricerca dell’Università degli Studi di Milano fino al 2017 e presidente della Fondazione Filarete, Milano, dal maggio 2016;
Susanna Cotecchia – ordinario di Farmacologia presso l’Università di Bari (Scienze biomediche e biotecnologie);
Katia Varani – associato di Farmacologia presso l’Università di Ferrara;
Maria Vittoria Micioni di Bonaventura – Ricercatrice dell’Unità di Farmacologia dell’Università di Camerino (Scienze cliniche e scienza dell’alimentazione).
08 novembre 2016
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