Retinopatia diabetica. Pochi pazienti fanno i controlli
di David Douglas
Molti pazienti che hanno ricevuto una diagnosi di retinopatia diabetica in occasione di un programma di screening, non riescono a rispettare i tempi previsti per i controlli. In un articolo pubblicato online su JAMA Oftalmology, Cynthia Owsley e colleghi, della Univeristy of Alabama di Birmingham, hanno evidenziato come i centri che impiegano la telemedicina abbiano semplificato lo screening e le diagnosi siano aumentate.
22 SET -
(Reuters Health) - Molti pazienti che hanno ricevuto una diagnosi di retinopatia diabetica in occasione di un programma di screening, non riescono a rispettare i tempi previsti per i controlli. In un articolo pubblicato online su J
AMA Oftalmology,
Cynthia Owsley e colleghi, della Univeristy of Alabama di Birmingham, hanno evidenziato come i centri che impiegano la telemedicina abbiano semplificato lo screening e le diagnosi siano aumentate. Alla luce di questo, i ricercatori hanno cercato di determinare quanto i pazienti si conformano alle raccomandazioni circa l’intervallo di tempo del follow up per curare gli occhi dopo lo screening in una clinica di medicina interna pubblica.
Lo studio
Il team ha esaminato i dati di 949 pazienti dal 2012 al 2015; di questi l’84,5% erano afro-americani con un’età media di 54 anni e una durata media del diabete di 9,4 anni. In tutti gli intervalli prescritti, solo il 29,9% ha seguito i controlli nei tempi suggeriti. Inoltre, due anni dopo lo screening, poco più della metà non aveva alcuna prescrizione per la cura degli occhi. Purtroppo, anche da studi precedenti, emerge chiaramente un’inadeguata comprensione del problema da parte dei pazienti circa l’importanza di aderire alle terapie che rappresentano una strategia importante per prevenire la perdita della vista.
Fonte: JAMA Ophtalmol 2016
David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
22 settembre 2016
© Riproduzione riservata
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