Parafarmacie: “Troppa confusione nella fascia C tra farmaci con o senza obbligo di ricetta”
Per il presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane Davide Gullotta questo crea problemi sia per il cittadino che per il farmacista. Soprattutto nei casi di farmaci assolutamente sovrapponibili ma distinti solo dall'obbligo di ricetta. Da qui la richiesta di una riclassificazione generale della fascia C.
28 LUG - "È necessario rivedere la classificazione di molti farmaci di Fascia C (con ricetta) perfettamente interscambiabili con identici prodotti da banco (Sop/OTC). Questo permetterebbe di fare chiarezza tra i consumatori e, al contempo, metterebbe in condizione a tutto il settore farmaceutico di lavorare in una cornice di legalità. È già ampiamente noto, infatti, che troppo spesso farmaci con obbligo di ricetta sono dispensati in Farmacia come fossero da banco". Lo dichiara il presidente della Federazione Nazionale delle Parafarmacie italiane,
Davide Gullotta, a seguito del passaggio del farmaco
Reactine da Otc a farmaco con obbligo di ricetta.
"Quotidianamente nelle nostre parfamacie accogliamo clienti che chiedono farmaci di Fascia C da sempre acquistati nelle farmacie senza ricetta - precisa Gullotta -. I passaggi di regime di dispensazione sono frequenti nel nostro settore (vedi di recente
Reactine passato da Otc a obbligo di ricetta) e contribuiscono a legittimare una certa diffusa illegalità. Non a caso farmaci come il
Gentalyn Beta o
Tachipirina 1000 in compresse sono nell'immaginario collettivo considerati da banco e dispensati per prassi comune nella quasi totalita' delle farmacie italiane senza richiedere ricetta".
La denuncia della Fnpi sulla questione è chiara: "Non vogliamo andare a discutere sulle ragioni che sottostanno ai passaggi di regime di dispensazione - precisa Gullotta tuttavia ci chiediamo come mai ad esempio il
Naristar (farmaco perfettamente uguale al
Reactine) sia rimasto Otc mentre il
Reactine ora richieda la ricetta. Come farmacisti di parafarmacia vediamo continuamente svilito il nostro lavoro e la nostra professionalità: è il momento di rivedere le classificazioni e fare chiarezza".
28 luglio 2016
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