Spesa farmaceutica. Prosegue il boom anche nei primi due mesi del 2016. Tetto ospedaliera già sfondato del 46%. In lieve calo il ticket. Il report Aifa
Pubblicato da Aifa il primo report sulla spesa farmaceutica sui primi due mesi dell’anno. Prosegue il boom della distribuzione diretta delle Asl con un incremento della spesa di oltre il 50%. Diminuisce la compartecipazione alla spesa dei cittadini (anche se aumenta la quota da pagare se si scegli un branded invece che un generico mentre calano i ricavi dal ticket fisso sulla ricetta). IL REPORT AIFA
28 GIU - Pubblicato da Aifa il primo monitoraggio della spesa farmaceutica 2016 con i dati dei primi due mesi dell’anno. La spesa territoriale, tra farmacie e diretta (senza pay back e senza innovativi) raggiunge i 2.134 milioni di euro e sfonda il tetto programmato di 16 milioni.
La spesa ospedaliera si assesta invece sul 1,077 milioni e sfonda il tetto di ben 341milioni di euro (si è speso in sostanza il 46% in più rispetto a quanto programmato).
In lieve calo il conto per i cittadini che in ogni caso hanno compartecipato al costo dei farmaci tra gen e febbraio per ben 259 milioni di cui 182 milioni per la quota di differenza di prezzo tra generico e branded e la restante parte come ticket fisso sulla ricetta.
Spesa farmaceutica territoriale farmacia. La spesa lorda convenzionata tramite farmacie nei primi due mesi del 2016 è stata di 1.772 milioni, in calo di 120 milioni rispetto allo stesso periodo del 2015 (-6,3%).
La netta farmacia (depurata di sconti a carico della filiera e ticket a carico dei cittadini) è stata invece di 1.373 milioni, con un decremento di 106,6 milioni rispetto all’anno passato.
Le ricette passate per il canale farmacia sono state 99,1 milioni, con una diminuzione del 4,8% rispetto all’anno precedente.
Il calo maggiore della spesa attraverso il canale farmacia si è registrato in Valle d’Aosta (-15%) ma è presente in tutte le Regioni.
Il ticket versato dai cittadini tra gen e feb 2016 è stato di 259,1 milioni di euro, in decremento (-1,3% rispetto al 2015. Ma se si scorpora il dato si nota che ad aumentare, in particolare, è stato l’ammontare della quota da pagare in caso si scelga un branded rispetto all’equivalente rimborsato dal Ssn che ha subito un incremento dell’8,7% rispetto al 2015. Al contrario l’ammontare del ticket fisso su ricetta è calato in percentuale quasi analoga (-19.2%).
La spesa per distribuzione diretta. Continua il boom per l’erogazione dei farmaci dal canale diretto delle Asl anche nei primi due mesi di quest’anno con un aumento del 51,6% rispetto al 2015 e un conto economico 2016 di 819 mln di euro rispetto ai 540 mln dell’anno precedente.
Per quanto riguarda il tetto programmato, che per l’insieme della spesa territoriale corrisponde all’11,35% del Fondo sanitario, l’Aifa prende a base di calcolo una spesa complessiva territoriale pari a 2.134 milioni (spesa al netto anche dei farmaci del fondo degli innovativi e dei pay-back delle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) e calcola uno sfondamento nazionale di 16,5 milioni di euro.
Nei primi due mesi del 2016 sono 10 Regioni a sfondare il tetto territoriale con la Sardegna che si conferma in testa a questa classifica in termini di percentuale di sfondamento.
Spesa farmaceutica ospedaliera. La spesa calcolata da Aifa ai fini della verifica del rispetto del tetto programmato del 3,5% del Fsn (e quindi al netto della spesa per distribuzione diretta dei farmaci classificati in fascia A, della spesa per vaccini e della spesa per medicinali di fascia C e C-bis e al netto dei pay-back versati dalle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) è stata di 1.077 milioni di euro e ha sfondato il tetto di ben 341 mln.
Il tetto è stato sfondato in tutte le Regioni, tranne che nella PA di Trento e in Friuli Venezia Giulia.
Spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera nel periodo gennaio-febbraio 2016 e verifica del rispetto del tetto di spesa del 14,85%, per regione
28 giugno 2016
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci